Marche

Mostre: Cavallini-Sgarbi, la "Ricerca della Bellezza"

Ad Ascoli "da Lotto a Morandi", da 12 giugno al 30 settembre

Redazione Ansa

   Una collezione d'arte privata è la "fondazione di un sistema simbolico", la "creazione di una palestra per l'anima, un luogo dove si materializzano scelte intime, meditate e, talvolta, sofferte"; con la vocazione di accogliere il pubblico, offrirsi agli sguardi, raccontare la propria storia. Questo accade ad Ascoli Piceno, al Palazzo Dei Capitani, dentro un percorso lungo quattro secoli che, dalla seconda metà del Quattrocento, radunerà le principali opere della celebre collezione, all'interno della mostra "La ricerca della Bellezza.
    Nella Collezione Cavallini-Sgarbi. Da Lotto a Morandi" (12 giugno-30 settembre 2021) si respirerà l'atmosfera intima di una collezione privata, frutto dell'appassionata 'caccia amorosa' di Vittorio Sgarbi, in tandem con la madre Rina Cavallini, che ha acquistato le opere in numerose aste in ogni angolo del mondo: "si fece prolungamento del mio pensiero e della mia vita. - l'ha ricordata il critico d'arte - Io indicavo il nome di un artista, il luogo, la casa d'aste. E lei prendeva la mira e colpiva".
    "Mia madre, complice mio fratello prima, me stessa poi, - spiega Elisabetta Sgarbi - ha reso la casa di Ro Ferrarese il centro di un mondo complesso e variegato, via vai di una teoria di personalità che ha segnato la cultura italiana e non solo dagli anni settanta sino ai giorni nostri. E questi 40 anni di collezionismo vorace, rappresentati in queste ottanta opere in mostra, sono l'anima della nostra casa di Ro, che varca le mura fisiche, per tornare alla sua vera casa che è il mondo".
    Il progetto è stato possibile grazie al sostegno della Fondazione Carisap. La mostra, realizzata in collaborazione con le Fondazioni Cavallini Sgarbi, Elisabetta Sgarbi e dell'Associazione Culturalmente Insieme, è prodotta da Contemplazioni, che ne segue la direzione artistica. A Palazzo dei Capitani numerose opere, tra dipinti e sculture, dal XV al XIX sec. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it