Marche

Vaccini:avvio lento personale scuola Marche, solo 6 a Ancona

Prenotazioni sovrapposte.Dosi AstraZeneca, ma Pfizer per fragili

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 01 MAR - Avvio lento oggi nelle Marche, e in particolare nella città di Ancona, per le vaccinazioni anti-Covid di docenti e personale Ata delle scuole: ne sono previste 300 nella regione e solo sei nel capoluogo anche a causa di una 'sovrapposizione' nelle prenotazioni con gli over 80 'ritardatari' che, nella piattaforma di Poste Italiane, hanno occupato in sostanza molti degli slot che avrebbero dovuto essere dedicati al personale scolastico. Ad esempio, ad Ancona erano attesi nella prima giornata 70 tra insegnanti e Ata - che dovevano aggiungersi alle 480 vaccinazioni giornaliere agli ultraottantenni già in corso nell'impianto sportivo 'Paolinelli' alla Baraccola - ma ne arriveranno solo sei: il totale giornaliero delle vaccinazioni però sarà di circa 550 oggi, con un aumento dovuto soprattutto ad altri over 80 che si vaccineranno. Un inizio 'sottotono' dovuto a una serie di fattori, spiega la direttrice Asur Marche Nadia Storti, compreso l'iniziale inserimento negli elenchi con suddivisione per fasce d'età per AstraZeneca (under 55) poi superata con la previsione fino a 65 anni. A cui è aggiunta la necessità di valutare quale vaccino somministrare a soggetti fragili tra il personale della scuola (AstraZeneca come previsto o Pfizer-BioNTech per soggetti fragili). Insomma una "giornata test - osserva Storti - che non poteva essere fatta con grandi numeri, anche per valutare la fattibilità dell'opzione di un altro vaccino nei soggetti fragili tra il personale della scuola. E servirà per organizzarsi per il numero di dosi da tenere a disposizione".
    "Pochi insegnanti oggi rispetto a quelli previsti? Aspettavamo quelli che si sono prenotati per la giornata - spiega Storti -.
    Una volta aperta la piattaforma c'è stato anche il fatto che, sulla stessa piattaforma, hanno continuato a prenotarsi anche gli anziani che hanno occupato dei posti; ma comunque quando si fanno test, si fanno con numeri piccoli: se c'è qualcosa da modificare non possiamo farlo con migliaia di persone". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it