Marche

P.a.: Marche, 32mila in sciopero 9/12, presidio ad Ancona

Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, contratto, assunzioni e sicurezza

Redazione Ansa

   Si svolgerà ad Ancona il 9 dicembre alle 10, davanti alla Prefettura in piazza del Plebiscito la manifestazione regionale relativa allo sciopero nazionale dei dipendenti pubblici, indetto da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl. Sono circa 32mila i dipendenti pubblici marchigiani che parteciperanno allo sciopero per chiedere il "rinnovo dei contratti nazionali di lavoro, risorse per la formazione e l'aggiornamento professionale oltre che nuove assunzioni e stabilizzazioni dei precari, a partire dal comparto sanità, per rinnovare la pubblica amministrazione e coniugare la valorizzazione dei professionisti del pubblico con servizi efficienti ed efficaci ai cittadini". La protesta, hanno fatto sapere le sigle sindacali, non intaccherà i minimi richiesti dalla legge per i servizi pubblici essenziali, in particolare per quelli sanitari specialmente in un momento "delicato" come quello della pandemia corso. Molti addetti aderiranno lavorando per garantire i servizi.
    Nel rispetto delle misure anti-Covid, hanno spiegato in una videoconferenza i segretari regionali delle sigle Matteo Pintucci (Fp Cgil), Luca Talevi (Cisl Fp) e Marcello Evangelista (Uil Fpl), in piazza ad Ancona per il presidio regionale ci saranno invece solo "alcune decine di persone" anche per spazi e disponibilità limitate della piazza in termini di sicurezza anti-Covid. Tema prioritario dello sciopero, hanno sottolineato i sindacati, è anche la sicurezza del lavoro messa a rischio dai "tagli lineari".
    Da Pintucci anche la notizia di una convocazione dell'ultima ora da parte della Ministra della Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone per giovedì 10 dicembre: "ci aspettavamo una convocazione in tempi utili per scongiurare lo sciopero - ha rilevato - non per il giorno seguente". Dunque lo sciopero è confermato. I sindacati lamentano come non ci sia mai stato un confronto e come il governo abbia proceduto in maniera unilaterale. Quanto ai tempi per discutere del rinnovo dei contratti, hanno rimarcato, sono quelli della pubblica amministrazione legati alla Legge di Bilancio e dunque da discutere entro dicembre. Le risorse messe a disposizione (con riferimento ai 400 milioni di euro), secondo i sindacati, sono insufficienti. (ANSA).
   

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