Marche

>ANSA-IL-PUNTO/COVID: Marche, si riapre il Covid Civitanova

Picco di contagi (226) e ricoveri (134), virus nei paesini

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 21 OTT - Un nuovo picco di contagi da covid, che salgono a 226 nelle ultime 24ore nelle Marche, un'impennata di ricoveri da 118 a 134 (+16), con un numero stabile di pazienti intensiva (19) e il raddoppio di quelli in semintensiva, più il decesso di 71enne di Loreto (Ancona), affetto anche da patologie pregresse, che era ricoverato presso l'azienda Ospedali Riuniti di Ancona, la 998/a vittima del coronavirus dall'inizio dell'emergenza."Siamo in guerra" ha detto l'assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, che di fronte a questo quadro di contagi dilaganti e di ricoveri in aumento, ha annunciato la riapertura del Covid Hospital della Fiera di Civitanova Marche, l''astronave' ideata da Guido Bertolaso, gemella del Covid Hospital della Fiera di Milano , 'decollata' tra molte polemiche la scorsa primavera: il tempo di accogliere tre pazienti e poi la chiusura dopo una decina di giorni. In mezzo c'erano state la positività dello stesso Bertolaso, la raccolta da parte del Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta di una decina di milioni di euro di donazioni private, usati per acquistare strumentazione all'avanguardia per 84 posti letto di terapia intensiva e semi intensiva. Posti che ora sarebbero molto utili, tanto più che oggi il sindacato degli anestesisti rianimatori delle Marche Aaroi Emac ha denunciato il fatto che non sono stati realizzati i 106 posti letto aggiuntivi previsti per le Marche dal dl n.34.
    Anzi, "siamo a livelli pre covid" ha rilevato il presidente regionale dell'Aaroi Emac Marco Chiarello, che segna anche una carenza di anestesisti rianimatori di 44 unità, anche peggio rispetto al culmine dell'emergenza, quando si era a -35 e sono stati richiamati in servizio una quindicina di pensionati e arruolati altrettanti specializzandi. Saltamartini è consapevole del problema: un paio di giorni fa aveva ammesso che per il Covid Hiospita di Civitanova mancava personale. Oggi ha annunciato che la Regione chiederà al Ministero della Difesa di inviare medici e infermieri militari per garantire la riapertura della struttura per i 14 posti in semi intensiva. Tutto, insomma, pur di evitare quello che è successo nella fase acuta della prima ondata della pandemia, quando è stata bloccata l'attività delle sale operatorio, trasformate in Rianimazioni. A testimoniare la diffusione del contagio sul territorio non sono solo i numeri, una l'arrivo del virus in piccole realtà come le frazioni di Pozza e Umito di Acquasanta Terme: una quindicina di casi, su 68 abitanti, tanto che il Comune, insieme all'Asur ha deciso di dichiarare i due minuscoli centri zone rosse. Dalla scorsa notte sono stati 'sigillati', con i carabinieri che presidiano le strade. Tutti gli abitanti sono stati sottoposti a tempone. "Non so proprio come il virus sia arrivato fin qui" il commento sconsolato di una donna. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it