Marche

Coronavirus: Santiago, bloccato ad Ancona da Erasmus

Esperienza travolgente, ottimismo e speranza nonostante tutto

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 26 MAR - Bloccato ad Ancona dove aveva scelto di fare l'Erasmus. Così uno studente spagnolo di 21 anni, Santiago Machas Vadillo, sta vivendo in Italia l'emergenza coronavirus, lontano dal suo paese e dalla sua famiglia. E' arrivato sei mesi fa nelle Marche da Calamonte, una città vicino Mérida nella provincia di Badajoz e finirà a giugno il suo ciclo di studi alla Facoltà di Agraria dell'Università Politecnica delle Marche. In Spagna studia Scienze Forestali e aiuta il padre nel lavoro dei campi. "Una volta laureato farò l'agronomo – dice Santiago, raggiunto telefonicamente dall'ANSA –. Sto vivendo una esperienza travolgente, ma grazie alla società in cui vivo, con tanti mezzi multimediali a disposizione e all'ottimismo di tutti la situazione diventa più semplice, anche per me che sono lontano da casa". Lo studente parla di situazione "diversa per noi". Sta a casa, "non ho paura per me stesso, vedo come le persone prendono sul serio le restrizioni e spero che con il sacrificio che stiamo facendo tutti la situazione migliori presto". Ciò che preoccupa di più Santiago "è la salute della mia famiglia – confessa - e delle persone maggiormente a rischio di ammalarsi di virus, oltre alla situazione economica in tutto il mondo". "Ho visto che qui erano state attuate una serie di misure per contenere il contagio" e vivere le giornate per lui è diventata una routine. Si ritiene "fortunato ad avere accesso a molte piattaforme e attività emerse con questa crisi". A casa cucina, fa attività fisica e vede film. "Esco solo per la spesa – dice – siamo in due in casa, c'è un altro studente con me". La situazione in Spagna, raccontata da Siantiago, è simile a quella italiana: "il numero di persone infette sta crescendo rapidamente e mancano le forniture mediche". "Mi manca la mia famiglia – ammette il 21enne - ancora di più in questa situazione. ma ora è il momento di avere speranza e sfruttare questa situazione per valorizzare tutto ciò che abbiamo e mostrare il nostro lato più umano, responsabile e di supporto".(ANSA).
   

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