Marche

Pietra inciampo Ancona per figlia Nenni

Vittoria morì ad Auschwitz, 'non rimpiango nulla'

Redazione Ansa

C'è anche una 'pietra d'inciampo' dedicata a Vittoria Nenni, terza figlia del leader socialista Pietro, morta ad Auschwitz, tra le sette 'Stolpersteine' inaugurate oggi ad Ancona per le vittime del nazifascismo in occasione del Giornata della Memoria. Vittoria Gorizia nacque nel 1915 in una casa in via Fornaci nel capoluogo marchigiano dove Nenni si trovava per la sua attività politica e dove dirigeva il giornale repubblicano 'Lucifero'. In seguito la famiglia si trasferì a Parigi per sfuggire al regime fascista.
    Vittoria, detta Vivà, entrò nella resistenza francese con il marito Henry Daubeuf. Catturata a Parigi nel 1942 rifiutò di rivendicare la cittadinanza italiana anche per non compromettere il padre. Morì ad Auschwitz di tifo nel 1943, con il numero 31635 sul braccio e il triangolo rosso della prigioniera politica. "Dite a mio padre che ho avuto coraggio fino all'ultimo e che non rimpiango nulla" le sue ultime parole riferite da un compagna di prigionia a Pietro Nenni.
   

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