(ANSA) - GRADARA, 30 NOV - Al via da oggi 30 novembre al 16
febbraio 2020 (solo sabato, domenica e festivi) a Palazzo Rubini
Vesin di Gradara la mostra "Durer e gli incisori tedeschi del
Cinquecento", che con oltre 400 opere (130 del maestro di
Norimberga) e più di 50 artisti rappresentati, racconta l'arte
del Rinascimento in Germania nella più grande esposizione su
questo tema mai presentata prima in Italia. L'esposizione è
aperta sabato, domenica e festivi. Previste aperture su
prenotazione per gruppi e scuole.
Curata dal giovane storico dell'arte Luca Baroni,
l'iniziativa "non ha solo finalità estetiche, ma vuole essere
un'occasione di studio per avvicinare il pubblico alla grafica,
alle sue tecniche e diverse utilizzazioni: dalla propaganda
politica della Riforma Protestante, all'illustrazione libraria".
E' arricchita da una seconda esposizione che dal 2 dicembre alla
Biblioteca Oliveriana di Pesaro raccoglie una trentina di pezzi.
Tra questi, alcuni dei più alti esempi d'arte incisoria del
maestro olandese Luca di Leida, amico e rivale di Durer, una
coppia di collages ottenuti nel XVIII secolo tagliuzzando e
ricomponendo una ventina d'incisioni originali di Durer, e una
sezione di libri pubblicati e illustrati dall'artista come
quello celeberrimo delle Proporzioni.
Il percorso espositivo di Gradara è articolato in nove sale
che ripercorrono in ordine geografico e cronologico il contesto
storico artistico in cui operò Durer. Dai precursori
quattrocenteschi, alle più importanti scuole incisorie di
Norimberga (città dove operò l'artista), di Strasburgo, della
Sassonia e del Danubio, per finire con le 'copie' che i maestri
del '500 trassero dai suoi capolavori, diffondendone le
caratteristiche e le innovazioni nel mondo. (ANSA).
Mostre: a Gradara Durer e gli incisori del Cinquecento
400 opere mettono a confronto con allievi, imitatori, copisti