Marche

Pinti denunciato da familiari compagna morta

Lei è deceduta nel giugno 2017. Procura nomina periti

Redazione Ansa

Claudio Pinti, il 36enne finito in carcere ad Ancona per lesioni dolose gravissime dopo che aveva avuto per anni rapporti sessuali non protetti senza informare di suoi partner di essere sieropositivo Hiv, è stato denunciato dalla madre e dalla sorella della sua compagna morta a giugno dello scorso anno. I familiari della vittima cercano chiarezza sulle circostanze che hanno portato a quel decesso, avvenuto per una patologia legata all'Hiv. La denuncia è stata inoltrata tramite gli avvocati Elena Martini e Cristina Bolognini ed è nel fascicolo d'indagine dell'autotrasportatore di Montecarotto, arrestato il 12 giugno scorso dalla Squadra Mobile di Ancona.
    Pinti avrebbe fatto sesso non protetto con oltre 200 partner (uomini e donne). Intanto il gip Carlo Cimini affiderà, martedì prossimo, una perizia medico legale mirata a stabilire la compatibilità o meno del virus di Pinti con quello della compagna morta e con quello della fidanzata che sarebbe rimasta contagiata da lui e che poi lo ha denunciato.
   

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