Marche

25 aprile: Mastrovincenzo ricorda figura Gino Tommasi

Presidente Consiglio regionale Marche a manifestazione Ancona

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 25 APR - "La data di oggi racchiude non tanto il significato di un singolo fatto, di un unico avvenimento, ma di un percorso intrapreso da donne e uomini, caratterizzato da sofferenze, rinunce, speranze, coraggio". Così il Presidente del Consiglio, Antonio Mastrovincenzo, intervenuto alla manifestazione per il 25 aprile ad Ancona seguita alla deposizione di quattro corone d'alloro al Monumento ai Caduti.
    "E' per questo motivo - ha aggiunto - che, insieme alla Liberazione e al supremo valore della libertà, ricordiamo le vite e le storie di chi, questa libertà, l'ha resa possibile".
    E tra le tante storie, Mastrovincenzo ha ricordato la figura di Gino Tommasi che quest'anno è stata commemorata dal Consiglio regionale nel Giorno della memoria con l'apposizione di una delle pietre d'inciampo nel luogo dove sorgeva la residenza del 'Comandante Annibale', morto a Mauthausen il 5 maggio del 1945.
    "Il tempo logora la memoria dei fatti e richiede ogni anno uno sforzo in più - ha sottolineato il presidente - affinché non si smarrisca che cosa ha significato per l'Europa e per il mondo aver imboccato uno dei momenti più bui della loro storia. Oggi assistiamo purtroppo al riemergere di certe ideologie, si riaffaccia lo spettro della difesa della razza, rispunta il concetto di supremazia di un Paese sull'altro".
    Per fronteggiare questi ritorni al passato, secondo Mastrovincenzo, "la nostra Repubblica, i suoi valori trovano una maggiore garanzia nel progetto europeo, rafforzandolo e rendendolo capace di fronteggiare i contraccolpi, sempre più espliciti, che emergono dalle dinamiche della politica internazionale, dove si stanno ridisegnando rapidamente gli equilibri fra le grandi potenze regionali, e dove è sempre più velleitario pensare di svolgere un ruolo come singole nazioni".
    Il presidente ha parlato di un'Italia libera, accogliente e al "plurale" secondo i valori dei padri della Costituzione.
    "Attenzione - ha concluso - al ritorno di fascismi, razzismi e chiusure, che vediamo riemergere nei confronti degli immigrati.
    E' una lotta fra poveri, frutto di populismo e contraria al senso della Liberazione".(ANSA).
   

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