Marche

Nelle Marche spariti 118 km costa

Legambiente, abitazioni e hotel 'mangiano' 6,5% costa

Redazione Ansa

Nelle Marche complessivamente sono 118 i chilometri di paesaggi costieri spariti per sempre sotto il cemento, trasformati prevalentemente da abitazioni, alberghi, palazzi, porti e industrie, pari al 61,5% del totale. Risultano liberi dall'urbanizzazione quasi solamente le zone ricadenti nelle due grandi aree protette formate dal Parco regionale del Monte Conero e il Parco regionale del Monte San Bartolo, che, anche grazie alla morfologia montuosa, hanno fatto da freno al cemento.
    È questa la fotografia scattata da Legambiente e che viene raccontata nel libro "Vista mare. La trasformazione del paesaggi italiani costieri" edito da Edizioni Ambiente e pubblicato con il supporto di Castalia. Si tratta di una ricerca approfondita delle aree costiere che, con analisi fotografiche e numeriche e contributi scritti, fa il punto sugli oltre 6 mila chilometri di costa del nostro Paese, compresi quelle delle isole maggiori minacciati dal cemento ma anche dell'erosione costiera e dai cambiamenti climatici.
   

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