Marche

Sisma, Mattarella, fatti passi ma ora più veloci

Presidente Repubblica a Pescara Tronto, prima scuola e lavoro

Redazione Ansa

 "Sono stati fatti passi avanti incoraggianti, ma naturalmente non cancellano per niente quello che occorre, quello che manca e le lacune che ci sono. Ci sono tanti altri passi da fare con velocità". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine della visita nelle zone terremotate del Centro Italia.  "A breve" le macerie delle aree terremotate verranno rimosse. Lo ha garantito il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, rispondendo ai cronisti al termine della visita ad Amatrice. "Sono state rimosse le macerie pubbliche, perché è più facile e non è necessario il consenso dei privati - ha detto - ora, qui nel Lazio, si è fatto un grande affidamento con importanti fondi per togliere tutte le macerie e quindi in una prospettiva a breve questo si farà". Si tratta, ha concluso, "di un altro passo, ma poi occorre la ricostruzione che è il vero passo importante". 

'Il lavoro e la scuola sono i fondamenti della società''. Lo ha ribadito il presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontrando i terremotati di Pescara del Tronto (Ascoli Piceno), prima tappa della sua visita nell'area del cratere del sisma del 24 agosto 2016. Mattarella si è intrattenuto con una giovane sfollata, Maria Cristina Diacono, che ha chiesto un impegno per far ripartire le scuole e le attività produttive. ''Certo, il lavoro è indispensabile'' le ha risposto il presidente.

"Presidente torni a trovarci, non ci lasci soli": "ci conti, tornerò". Per la settima volta in visita nelle Marche sconvolte dal sisma, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha risposto con queste parole ad una signora di Pescara del Tronto, la frazione di Arquata rasa al suolo dal sisma del 24 agosto 2016 (50 le vittime), dove il Capo dello Stato è tornato stamani. Mattarella è arrivato a Borgo di Arquata, dove c'è la sede provvisoria del Municipio, ha deposto una corona di fiori nell'ex area giochi di Pescara del Tronto, e infine è sceso lungo la Salaria, dove sono state allestite le casette per gli sfollati. Ad accoglierlo, fra gli applausi, molti terremotati che oggi vivono nelle Sae. Fra le autorità anche il vescovo di Ascoli Piceno mons. Giovanni d'Ercole, che per la prima volta ha fatto suonare le campane della nuova chiesa di legno, in omaggio al Capo dello Stato. 
   

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