(ANSA) - CAMERINO (MACERATA), 22 LUG - I Radicali mettono sotto 'processo' lo Stato italiano per la gestione del post terremoto nel Centro Italia. Un processo simbolico davanti al Tribunale delle Libertà 'Marco Pannella', in cui saranno chiamati a rendere la loro testimonianza cittadini e associazioni, ma anche alcune delle più alte cariche dello Stato: il premier Gentiloni e il suo predecessore Renzi, i ministri Minniti e Alfano, la presidente della Camera Laura Boldrini, il capo della Protezione civile Curcio, il commissario Errani e i presidenti di Marche, Lazio, Umbria e Abruzzo. Oggi a Camerino, uno dei luoghi simbolo del sisma, presso la tensostruttura City Park, è stato letto il capo d'accusa, alla presenza dei big radicali. Tra le contestazioni, la mancata rimozione delle macerie, i ritardi nelle Sae, l' "ipertrofia legislativa", le procedure. Il 'dibattimento' in autunno.
L'esito del 'processo' sarà la base per un ricorso collettivo alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo.
Sisma, i Radicali 'processano' lo Stato
Tribunale Pannella, troppi ritardi, verso ricorso Corte Europea