(ANSA) - ANCONA, 30 MAR - "Il finanziamento delle spese di
ricostruzione nelle aree colpite dal sisma deve essere
finanziato al 100% con i fondi europei, come proposto dalla
Commissione Europea e condiviso dal Parlamento Europeo e non al
90% come vorrebbero alcuni stati". Non usa giri di parole
Emanuele Lodolini, deputato marchigiano Pd, giudicando "un
autogol la presa di posizione di questi stati sui principi
ribaditi non più tardi di una settimana fa a Roma
nell'anniversario dei Trattati che costituirono l'Europa".
Gli ambasciatori di Germania, Austria, Olanda, Danimarca,
Svezia e Finlandia hanno chiesto una quota di co-finanziamento
dopo che a novembre il governo europeo aveva chiaramente
indicato la via. Le risorse assegnate all'Italia per far fronte
a questa emergenza ammontano a 20,6 miliardi. Se passasse la
richiesta del corpo diplomatico di 6 dei 27 stati membri, per
l'Italia significherebbe dover mettere a bilancio 2,6 miliardi
non previsti. "Come deputato marchigiano ho già raccolto la
solidarietà del capogruppo alla Camera Ettore Rosato e di tutti
i colleghi del Pd - ha aggiunto Lodolini - e comunque questa è
una questione che rischia di minare i fondamenti stessi dell'Ue.
Scriverò oggi stesso una lettera al presidente del Parlamento
Europeo Antonio Tajani e sono pronto ad andare a Bruxelles a far
valere le ragioni delle Marche e dell'Italia". (ANSA).
Terremoto: Lodolini, ribasso finanziamento Ue un autogol
Deputato Pd: "Così non va. Pronto andare a Bruxelles da Tajani"