La Mole Vanvitelliana di Ancona ospita i primi interventi di restauro sulle opere d'arte e i beni culturali mobili salvati dal terremoto nelle Marche: 750 quelli portati nell'ex Lazzaretto dorico, sui 7 mila complessivamente ricoverati in depositi sicuri della regione. Grazie ad un accordo con l'Istituto superiore per la Conservazione e Restauro del ministero per i Beni culturali e ambientali e del Turismo, diretto dall'arch. Gisella Capponi, è stato allestito un laboratorio di pronto intervento e di messa in sicurezza delle opere danneggiate. In base allo stato di conservazione, i restauratori stabiliscono il "codice di urgenza" con il quale intervenire per stabilizzarne le condizioni del dipinto o dell'arredo, o del frammento. Il 90% delle opere portate in sicurezza, schedate e imballate dalle squadre composte da tecnici del MiBact e dai Cc del Ntcp, è stata sistemata in depositi delle province più colpite dal terremoto. Alla Mole di Ancona le opere sono custodite in condizioni microclimatiche ottimali.
Primi restauri opere sisma alla Mole
Primi interventi su 750 dipinti e arredi recuperati dopo scosse