Marche

Attentati chiese a Fermo, due arresti

Provvedimenti restrittivi eseguiti da Carabinieri

Redazione Ansa

Il gip di Fermo Marcello Caporale ha convalidato il fermo di Martino Paniconi, 44 anni, ex guardia giurata, e Marco Bordoni, operatore ecologico, di 30, i due ultrà della Fermana accusati di aver confezionato, posizionato e fatto esplodere degli ordigni rudimentali ma potenzialmente molto pericolosi davanti a quattro chiese del Fermano. Gli ordigni avevano danneggiato in modo più o meno grave i portoni di un alloggio per sacerdoti accanto al Duomo di Fermo, nella notte tra il 27 e il 28 febbraio, della canonica della chiesa di San Tommaso di Canterbury a Lido San Tommaso, nella notte tra il 7 e l'8 marzo, e della Chiesa di San Marco alle Paludi nella notte tra il 12 e il 13 aprile. Il 22 maggio, invece, la 'bomba' era stata piazzata davanti alla chiesa di San Gabriele dell'Addolorata di Campiglione, ma non era esplosa. I due, difesi dagli avvocati Alessandro Bargoni il primo e Stefano Chiodini il secondo, avrebbero agito, secondo i carabinieri che hanno condotto le indagini, con l'intento di colpire luoghi rappresentativi delle istituzioni, anche sulla scia di simpatie filo anarchiche maturaTe attraverso la lettura di libri che sono stati trovati in casa di uno dei due.

I due uomini in stato di fermo di indiziati di delitto per gli attentati a quattro chiese del Fermano sono Martino Paniconi, 40 anni, e Marco Bordoni, di 30, entrambi residenti a Fermo. A loro i carabinieri di Fermo e Ascoli Piceno, in collaborazione con il Ros di Ancona, sono risaliti attraverso appostamenti e intercettazioni ambientali e telefoniche. I due indagati sono ultrà della Fermana Calcio, con simpatie anarchiche. Avrebbero agito per sfregio alle istituzioni. Ne è convinto il procuratore di Fermo Domenico Seccia, che parla di "insofferenza" nei confronti delle istituzioni, appunto, nella fattispecie rappresentate dalla chiesa. Entrambi gli uomini finiti ora in carcere hanno precedenti per porto d'armi abusivo e Daspo.

Tra febbraio e marzo due bombe rudimentali sono scoppiate davanti al Duomo e davanti all'ingresso della chiesa di San Tommaso, nel quartiere di Lido Tre Archi. Nella notte tra il 12 e il 13 aprile, un altro ordigno ha danneggiato l'ingresso della chiesa di San Marco alle Paludi, parrocchia retta da mons. Vinicio Albanesi della Comunità di Capodarco. A fine maggio, un ordigno inesploso era stato trovato davanti alla Chiesa di San Gabriele dell'Addolorata. Proprio mons. Albanesi, di recente, ha parlato di uno stesso clima dietro questi episodi e l'omicidio del nigeriano Emmanuel Chidi Nmadi, colpito con un pugno dall'ultrà Amedeo Mancini e morto poco dopo.
   

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