Marche

Protesta agricoltori, #bastacinghiali

Protesta Coldiretti per mancati rimborsi danni colture e greggi

Redazione Ansa

Sblocco dei fondi per risarcimenti danni da animali selvatici fermi dal 2012, via il tetto massimo degli aiuti per danneggiamenti da cinghiali, che oltre i 15 mila euro verranno risarciti e non indennizzati, impegno a rimuovere il limite anche per danni da lupi e cani inselvatichiti e a rivedere i 'paletti' che rendevano difficili gli indennizzi agli allevatori. Sono le novità annunciate dall'assessore regionale Moreno Pieroni durante l'incontro con una delegazione dei circa 2 mila agricoltori e allevatori di Coldiretti che protestavano contro i danni prodotti dagli animali selvatici. Pieroni ha previsto l'istituzione di un tavolo per discutere la proposta di legge depositata un anno fa da Coldiretti per il contenimento della fauna selvatica.

Le strade attorno alla sede della Regione Marche sono state bloccate da centinaia di agricoltori e allevatori della Coldiretti, che manifestvano contro il mancato pagamento dei danni causati dagli animali selvatici e ''l'incapacità di risolvere il problema'' da parte della giunta regionale. Molti imprenditori indossano magliette con le foto di campi devastati dai cinghiali e di animali uccisi dai lupi, e le scritte "Grazie Pieroni" e "Grazie Casini", i due assessori alla Caccia e all'Agricoltura. Fra gli altri striscioni, "Regione, fai più danni dei lupi ", "Presidente Ceriscioli salvaci dai burocrati e dai selvatici", "Noi seminiamo i cinghiali raccolgono", "Tra lupi e burocrazia muoiono le imprese", con l'hashtag #bastacinghiali. Tra i manifestanti  il presidente della Coldiretti Marche Tommaso Di Sante, Italia Nostra e l'Adusbef. Alla Regione Coldiretti chiede la cancellazione del tetto massimo dei danni, peraltro già bocciato dal Tar e lo sblocco dei pagamenti.
   

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