Marche

Regione,manovra da 121 milioni in 3 anni

Ceriscioli,meno tasse e più servizi.35 mln da Province

Redazione Ansa

"Una manovra da 121 milioni di euro, con meno tasse e più servizi, dando priorità al sociale".
    Così il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha presentato la variazione di bilancio 2016-2018, insieme all'assessore Cesetti e al presidente della prima Commissione Giacinti. La manovra conferma la scelta l'abolizione dell'Irap pe rle nuove impese e le voci di investimento più importanti (cultura, università, industria, cultura). Come nuova entrata ci sono 35 milioni di euro per le funzioni trasferite dalle Province alla Regione. Di rilievo l'impegno per il sociale per il 2016, che passa da 60 a 70 milioni di euro, grazie a risorse europee. Nella variazione ci sono anche i tre milioni di euro per la ricapitalizzazione di Aerdorica, "l'ultimo contributo che la Regione Marche potrà dare" alla società di gestione aeroportuale. Si tratta di "risorse certe e spendibili" hanno sottolineato Ceriscioli e Cesetti. L'atto sarà trasmesso al Consiglio il primo giugno.

"Nonostante i tagli a livello nazionale siamo riusciti a garantire obiettivi importanti". Lo hanno detto il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e l'assessore al Bilancio Fabrizio Cesetti, durante la presentazione della variazione di bilancio 2016-2018. Un obiettivo raggiunto grazie all'attivazione di "pratiche virtuose" e alla riforma contabile che ha introdotto nuove regole per i bilanci. "La rimodulazione delle voci di spesa e l'aggiornamento di quelle delle entrate ha permesso - secondo Cesetti - di recuperare risorse per oltre 25 milioni di euro". In base alle nuove regole, invece "la spesa può e deve essere programmata sui tre anni, ma se voglio finanziare un intervento previsto per il 2017, lo posso programmare subito". "Si tratta di un salto di qualità - ha sottolineato Ceriscioli -, abbiamo soldi veri, che possiamo impegnare e spendere subito". Nei tre anni, sono previsti circa 72 milioni nel 2016, circa 33 nel 2017 e circa 15 nel 2018, oltre ai 70 milioni per il sociale per il 2016.

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