Marche

Nelle Marche meno famiglie povere

Dal 22% sono scese al 19%. Ma bassa intensità lavorativa

Redazione Ansa

Diminuiscono nelle Marche le famiglie a rischio di povertà ed esclusione sociale, con un calo che è dieci volte superiore a quello nazionale. Lo rileva un'analisi della Coldiretti, sulla base dell'ultima indagine Istat. La percentuale di marchigiani in difficoltà è scesa al 19,6% rispetto al 21,8% di un anno prima (-2,2%). Il dato italiano è passato, invece, dal 28,5 al 28,3% (-0,2%).
    La regione si colloca a metà classifica nazionale, tra il Trentino Alto Adige dove le famiglie a rischio sono l'11,7% e la Sicilia, fanalino di coda con un 54,4% di residenti in stato di disagio. Se si considerano le diverse componenti dell'indicatore di disagio, resta però il problema della bassa intensità lavorativa, che coinvolge l'8,4% dei cittadini tra i 18 e i 59 anni, esclusi gli studenti. E pesa anche lo stato di deprivazione, cioè la percentuale di famiglie che non riesce a sostenere spese impreviste o arretrati nei pagamenti (mutuo, affitto, bollette) o pagare il riscaldamento (9,5% delle famiglie).
   

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