Marche

Trivelle: Regioni depositano referendum

Contro ricerche entro le 12 miglia e sul territorio

Redazione Ansa

I rappresentanti dei Consigli regionali di dieci Regioni - Basilicata, Marche, Puglia, Sardegna, Abruzzo, Veneto, Calabria, Liguria, Campania e Molise - hanno depositato in Cassazione sei quesiti referendari contro le trivellazioni entro le 12 miglia e sul territorio. Capofila dell'iniziativa è la Basilicata. I sei quesiti chiedono l'abrogazione di un articolo dello Sblocca Italia e di cinque articoli del decreto Sviluppo. Questi ultimi si riferiscono alle procedure per le trivellazioni.

Le Marche sono state rappresentate da  Andrea Biancani (Pd) e Sandro Bisonni (M5s), presidente e vice presidente della Commissione Ambiente. La Corte dovrà pronunciarsi entro il 10 febbraio 2016. "I referendum - ha detto Biancani - hanno come primo obiettivo quello di tutelare gli interessi delle Regioni che devono essere parte attiva nelle decisioni che riguardano il loro territorio e i cittadini che lo vivono. L'auspicio è quello che il Governo torni sui suoi passi e voglia riconoscere alle Regioni il loro ruolo e i motivi per cui sono nate: un presidio dello Stato più vicino ai territori".
 
Bisonni ha rilevato che "oggi si concretizza quella che riteniamo da sempre una nostra battaglia storica. Auspichiamo che l'Italia abbandoni quanto prima possibile l'utilizzo dei combustibili fossili per puntare con determinazione all'uso delle energie pulite e rinnovabili". I quesiti si riferiscono in particolare alla possibilità di ricerca, prospezione e coltivazione degli idrocarburi, che toccano principalmente i temi delle nuove trivellazioni, le tempistiche rispetto al rilascio delle autorizzazioni (i referendum toccherebbero soltanto i procedimenti in atto), l'uniformità delle procedure per le concessioni in mare e sulla terraferma, quelli più generali delle scelte in fatto di energia e ambiente in capo alle Regioni e agli enti locali.

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