Marche

Uccise il marito, condannata a 16 anni

Cognata, 'non la perdono'

Redazione Ansa

Sedici anni e due mesi di carcere per aver ucciso il marito ad Agugliano il 2 marzo 2014. E' la pena inflitta dal Gup di Ancona a Maria Andrada Bordea, 27 anni, la donna di origine romena che ammazzò il coniuge Dumitru, 33 anni, con una coltellata alla gola, tentando poi di avvalorare la tesi del suicidio. In famiglia c'era un clima pesante per via della disoccupazione della vittima, che era anche alcolista. 'Non la perdono' ha detto la cognata di Maria durante il processo.

La coppia aveva due figlie piccole, ora affidate alla sorella di Dimitru, Ana, che ha portato a far vedere alla Bordea foto delle figlie mascherate per il Carnevale, ma non ha intenzione di perdonarla: "Poteva andarsene, chiedere aiuto. Lui non le ha mai messo le mani addosso". 

Maria Andrada aveva detto ai carabinieri che il marito, tornato a casa per l'ennesima volta ubriaco e depresso, le aveva chiesto di portare via le figlie per poi uccidersi. Si era però tradita al telefono ed era stata arrestata. Il pm aveva chiesto di non concedere le attenuanti generiche ma era partito dalla pena più bassa tenuto conto del contesto familiare. Anche la figlia di 6 anni ha fatto riferimento ai litigi tra i genitori, non riuscendo però a riferire nulla di specifico su quella sera. Dumitru, disoccupato da tre anni, era frustrato per i conti in rosso e il timore di non poter garantire un futuro alle figlie: quando tornava a casa ubriaco i litigi erano frequenti. I due, ha riferito Ana, attendevano gli assegni per la cassa integrazione di lei per poi ritornare in patria.

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