Marche

Donini (Idv) a primarie centro sinistra, penso a una Regione 'gentile'

Candidata a primarie cs, "non volevo fosse solo 'affare' uomini"

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 31 GEN - "Partecipo per non lasciare tutto lo spazio agli uomini. Non volevo che fosse un 'affare' di uomini".  Così Ninel Donini, candidata dell'Idv alle primarie del centro sinistra, a margine della conferenza stampa in cui ha illustrato il suo programma. "Penso che le Marche siano una regione gentile, non sarebbe male promuovere una Giornata della gentilezza. C'è un modo di governare 'maschile' e uno 'femminile'. Questa giunta, che pure ha fatto cose buone, ha governato come una monarchia dinastica, non ha fatto scelte condivise con i cittadini, si è rapportata soprattutto ai marchigiani 'forti'". Originaria di Cagli (Pesaro Urbino), Donini ha una lunga esperienza politica e amministrativa: consigliere regionale dal '95 al 2000, assessore provinciale alla sanità dal 1978 al 1980 e consigliere provinciale dal '75 al '90), psicologa e già insegnante di lettere, responsabile del settore organizzazione dell'Idv.
    Tra i punti forti del suo programma, la sanità innanzitutto, con una maggiore attenzione all'entroterra ("siamo una regione in cui il 31% del territorio è montano e tutti i servizi sono sulla costa"), la riduzione delle liste d'attesa (risultato da raggiungere "utilizzando al meglio le professionalità" e ampliando gli orari per poter effettuale indagini cliniche), una verifica puntuale dei "casi di conflitti di interesse". E, ancora, l'ambiente, promuovendo una visione unitaria che punti di più sulla prevenzione e una "tutela dinamica" del territorio. Quindi, il paesaggio come valore culturale: "Se non avessimo avuto questo paesaggio non avremmo avuto Piero della Francesca o Leopardi".
   Per quel che riguarda il lavoro, "bene la fase difensiva con gli ammortizzatori sociali. La Regione ha fatto scelte importanti in questo ambito, adesso però è il momento di passare alla fase offensiva estendendo, ad esempio, il più possibile la possibile gli stage aziendali per favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro attraverso Garanzia Giovani. Inoltre va colmato il ritardo su banda larga e domotica. Indispensabile abbassare l’aliquota Irpef alle imprese con meno di 9 dipendenti, o chi assume, dall’attuale 4,73 al 3,9% come accade in Lombardia”. ". Tra gli altri temi affrontati, il potenziamento delle reti telematiche; legalità e corruzione ("l'associazione Libera colloca le Marche agli ultimi posti nell'applicazione della legge sulla trasparenza, noi chiediamo che la trasparenza non sia solo la pubblicazione degli atti sul Bur ma significhi costruire con i cittadini un percorso legislativo"). L'obiettivo è quello di costruire una regione "identitaria e aperta al globale", e che aspiri a diventare anche "un centro di dialogo tra le religioni". Una regione "gentile - ha concluso - valorizzando le risorse che abbiamo" e tenendo aperto il dialogo con i cittadini.

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