Marche

Lucia Annibali, non fatevi sopraffare

Denunciare è straziante, non lasciate sole le donne

Redazione Ansa

(ANSA) - PESARO, 25 NOV - ''Non lasciatevi mai sopraffare da nessuno. Non lasciate che sia lui a imporvi come dovete vestirvi, come dovete pensare, come dovete comportarvi, come dovete essere. Siate voi stesse fino in fondo come lo sono io adesso''. E' il messaggio che Lucia Annibali l'avvocatessa fatta sfregiare dall'ex fidanzato, ha inviato al convegno 'La Polizia a difesa delle donne', organizzato dalla Questura di Pesaro. ''Denunciare è straziante'', ha aggiunto, ''non abbandonate mai una donna a se stessa''.

  

''Non fate l'errore di pensare 'a me non capiterà, non sarò io una delle vittime dello stalking': può capitare a ciascuno di voi, come è capitato a me. E dovrete trovare la forza di parlare, di rivolgervi alla Polizia''. La testimonia di Eleonora, una studentessa di 26 anni vittima di uno stalker incontrato all'università, che, vincendo la timidezza, ha raccontato la sua storia davanti ad una platea di 200 studenti delle scuole superiori di Pesaro, è stata forse il momento più significativo del convegno 'La Polizia a difesa delle donne", organizzato dalla Questura e svoltosi presso la Prefettura di Pesaro, nella Giornata mondiale contro la violenza alle donne. Sono intervenute la dirigente della Divisione anticrimine della Questura Natalina Baiocchi, il Gip Lorena Mussoni, e tre donne più direttamente impegnate sulla frontiera dell'aiuto alle vittime di violenze in casa, da parte del partner o dell'ex, e di soprusi psicologici: Simona Giommi del Centro provinciale antiviolenza, Federica Panicali dell'Associazione Percorso Donna e la psicologa Milena Volpe.

Baiocchi ha illustrato alcuni aspetti dell'attività di prevenzione, trattando anche dell'applicazione del provvedimento di ammonimento da parte del Questore, uno strumento molto efficace, che, ad un anno dall'entrata in vigore della legge 119 del 2013, nella provincia pesarese è stato applicato in otto occasioni. ''Il silenzio e la paura'', hanno ripetuto la dirigente della Polizia e il giudice Mussoni, sono i primi nemici da combattere quando la strada della propria vita sembra sbarrata da chi ci prevarica: come ha fatto Eleonara, che, sostenuta dalla madre, dal fidanzato e dalle amiche, ha trovato il coraggio di denunciare il suo molestatore. Alla tavola rotonda hanno portato i loro saluti il prefetto Attilio Visconti e il questore Antonio Lauriola. 

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