Marche

L-stabilità, Morando: "Revisione spesa è un modo di governare, non di tagliare"

Nessun comparto della Pubblica amministrazione si può defilare

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 20 OTT - "La revisione della spesa è un modo di governare, non di tagliare, e non c'è comparto della Pubblica amministrazione che si possa sottrarre a questo compito". Lo ha detto il viceministro dell' Economia, Enrico Morando, intervenendo ad Ancona alla Convention mondiale delle Camere di commercio italiane all'estero. "Da parte nostra e da parte delle Regioni sta emergendo un atteggiamento di disponibilità a non subire i tagli ma a ragionare nel merito per mettere a confronto costi e risultati". 
   "In Italia - ha spiegato Morando - abbiamo una spesa pubblica che supera il 50% del Pil. E' un livello di tipo svedese e che trova inevitabilmente alimento in un livello particolarmente alto di pressione fiscale. Abbiamo una spesa pubblica e un livello di pressione nord europeo ma non abbiamo una Pubblica amministrazione di tipo nord europeo. Se abbiamo questa spesa pubblica e non abbiamo prestazioni di tipo svedese vuol dire che spendiamo male, prima che troppo". "Tra Regioni di dimensioni e in condizioni economiche analoghe, abbiamo dati per cui la spesa in una Regione è il doppio dell'altra", ha aggiunto Morando, secondo cui "ci sono margini per operazioni importanti di revisioni della spesa". "Può darsi benissimo che siano stati commessi e si stiano commettendo errori e non escludo che le Regioni abbiano ragione, ma per saperlo occorre un'analisi dei costi e dei risultati". Come "può darsi che la misura sulle Camere di commercio sia sbagliata, e se è così sono disponibilissimo a rivederla. Ma una cosa è sicura anche nel settore della promozione dell'Italia dal punto di vista della sua promozione internazionale: non spendiamo di più ma non spendiamo di meno". Anche in questo caso, dunque, "per convincerci bisogna portare le analisi di comparazione dei risultati in rapporto ai costi". Riguardo al confronto con le Regioni, comunque, il vice ministro si è detto "ottimista".
   Per il governatore delle Marche Gian Mario Spacca "è apprezzabile la scelta della legge di stabilità che punta a rilanciare la crescita. Come Regioni non abbiamo paura, abbiamo compreso pienamente il provevdimento. Personalmente il mio giudizio è positivo, a condizione che tale scelta sia accompagnata da una valutazione oggettiva, da parte del Governo, dei comportamenti virtuosi delle Regioni, basata sui parametri di produttività. Non è infatti più possibile, per fare un esempio, che per un servizio come il Trasporto pubblico locale le Marche ricevano dallo Stato 68 euro pro capite, mentre la vicina Umbria 110 e la Basilicata 130. Se quindi i tagli annunciati dal Governo introducono una logica di costi standard siamo pienamente d'accordo, no se si continua a parlare al contrario di tagli lineari".

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