Marche

Vick, il mio Don Giovanni non ambisce di piacere a tutti

Lirica non può essere privilegio per pochi.Arte deve disturbare

Redazione Ansa

(ANSA) - JESI (ANCONA) 29 SET - "La lirica non può essere un privilegio per pochi o per chi si aspetta di trovare in teatro ciò che già conosce. L'arte deve dare stimoli, provocare, disturbare". Per questo il Don Giovanni di Mozart del regista inglese Graham Vick, in scena il 4 ottobre al Teatro Pergolesi di Jesi, "non ha l'ambizione di piacere a tutti. È una sfida in cui tutto è letto al presente, senza dimenticare che è un capolavoro in cui grottesco, volgarità e ossessione per il sesso sono temi dominanti". Lo spettacolo, frutto di una coproduzione, avrà 14 repliche in otto teatri.

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