Marche

Torna incubo maltempo: tromba d'aria, allagamenti, danni

Sfollati Jesi, Ponte Sasso nel fango, sotto accusa lavori A14

Redazione Ansa

(di Daniele Carotti) (ANSA) - ANCONA, 26 LUG - Torna l'incubo maltempo nelle Marche dopo l'alluvione del 3 maggio che ha devastato Senigallia: bombe d'acqua nell'Anconetano e nel Pesarese hanno provocato molti allagamenti. Una tromba d'aria ha colpito pesantemente Jesi e in particolare il quartiere di Borgo Minonna, imponendo l'evacuazione di una trentina di famiglie. E a Ponte Sasso di Marotta è esondato il torrente Rio Crinaccio con acqua e fango che hanno invaso case, garage e scantinati, ristoranti e negozi prospicienti all'argine. Allagamenti e danni si segnalano anche fra Senigallia, Ponte Rio, e Fano. L'emergenza è scattata nel primo pomeriggio, monitorata dalla Sala Operativa regionale della Protezione civile che diramato un'allerta meteo per temporali e forti piogge per domani.
    Nell'arco di mezz'ora la pioggia ha ingrossato l'alveo del Rio Crinaccio, e in pochi minuti acqua e fango hanno sommerso tutto.
    Una quarantina gli interventi di prosciugamento effettuati in zona dai vigili del fuoco, mentre un tratto della Ss16 è stato chiuso al traffico per consentire le operazioni. Si stanno valutando le condizioni dei fabbricati per verificarne l'agibilità e decidere eventuali evacuazioni. Gravissimi danni anche a capannoni industriali, alle strutture balneari e all'arenile, 'mangiato' per molti metri. Una situazione drammatica che fa finire di nuovo nel mirino, dopo le polemiche post-alluvione di maggio, i lavori per la costruzione della terza corsia dell'A14: il presidente dell'Assemblea legislativa Vittoriano Solazzi chiede di aprire "subito un tavolo tra Comuni, Provincia, Regione e società autostrade per i lavori compensativi di regimazione delle acque connessi ai cantieri della terza corsia. E' inaccettabile - ha detto dopo un sopralluogo a Marotta - vedere la stagione compromessa per tanti operatori turistici".
    Tra Ancona e Pesaro il maltempo ha causato anche cali di tensione elettrica e alcuni black-out. Tanti gli interventi dei pompieri per mettere in sicurezza piante o rami finiti sulle strade. Una 'bomba d'acqua' mista a grandine ha bersagliato Fano.
    Situazione particolarmente critica in Vallesina, tra Monte San Vito, Monsano, Chiaravalle, Filottrano e Jesi-Borgo Minonna, dove una violenta tromba d'aria durata 5-6 minuti ha investito 50-60 abitazioni, danneggiando porzioni di tetti e 'sparando' tegole come proiettili a decine di metri di distanza: circa 30 famiglie verranno ospitate in strutture comunali o in albergo.
    A Monsano un fosso ha rotto gli argini causando il cedimento del muro interno di un garage e il vento ha abbattuto una quercia secolare all'altezza dell'uscita Jesi centro della SS76, parzialmente allagata e chiusa al traffico.
    A Senigallia le piogge torrenziali hanno fatto temere il peggio e i vigili urbani sono stati costretti a chiudere temporaneamente i sottopassaggi ferroviari che si stavano riempiendo d'acqua: molte le richieste arrivate ai vigili del fuoco intervenuti per 'pompare' acqua da primi piani, garage e scantinati. Tra le zone più colpite (Chiusa, Borgo Catena, Portone) c'è anche quella del Piano Regolatore funestato dalla recente alluvione. Nella zona del Cimitero delle Grazie i campi si sono riempiti d'acqua e ha grandinato alla Cesanella.
    La Protezione civile regionale ha mobilitato tutti i volontari a disposizione, dislocandoli fra le province di Ancona e Pesaro.
   

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