Marche

Corte Conti, ok rendiconto Marche 2013

Sezione controllo, criticità su partecipate e programmazione

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 21 LUG - La Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti ha deliberato, con richiesta favorevole della Procura contabile, la parificazione del rendiconto generale della Regione per il 2013. Nonostante alcuni aspetti (controllo sulle partecipate, tra cui Aerdorica e Svim, assegnazione con leggi regionali di indennità a dirigenti e funzionari, mancata approvazione Dpefr), non sono state ravvisate particolari criticità: anzi si sono riscontrati risultati apprezzabili nella sanità.

Gestione oculata, buona performance sanità

Gestione oculata, indebitamento sotto la media che avrebbe meritato un rating 'A+', patrimonio positivo (+185 milioni di euro), patto di stabilità internorispettato e spese sanitarie (76,5% degli impegni) sotto controllo. Non ci sono state particolari criticità nella gestione contabile del 2013 da parte della Regione Marche che anzi risulta tra le prime in Italia sul fronte sanitario: per questo la Sezione di controllo regionale della Corte dei conti ha deliberato, con il parere favorevole del procuratore Maurizio Mirabella, la parificazione del Rendiconto generale d'esercizio. Si tratta di un atto fondamentale, che permetterà l'approvazione del rendiconto da parte dell'Assemblea legislativa. Il procedimento prevede una'collaborazione' tra la Sezione e la Regione, rappresentata oggi dall'assessore al Bilancio Pietro Marcolini. Il risultato formale d'esercizio è stato positivo per 1.180,6 milioni di euro  ma, ha rilevato la Corte, i mutui autorizzati e non contratti compresi nel saldo (1.574,4 milioni) serviranno a far fronte a 1.705,6 milioni di spese già maturate, portando ad un saldo finale 'sostanzialmente' negativo per 131,2 milioni. Il 'rosso' potrebbe però rientrare, hanno spiegato i giudici, in virtù della buona situazione sul fronte pagamenti arretrati, specie nel settore sanitario.

Più vilanza sulle società partecipate

Le 'bacchettate' di Sezione e Procura hanno riguardato in particolare il controllo sulle società partecipate, la mancata adozione del Documento di programmazione economica e finanziaria regionale e il fatto che, fermo restando il rispetto dei parametri di spesa, siano state individuate e assegnate risorse (indennità), con legge regionale, al personale degli uffici di staff degli organi politici (Assemblea legislativa e Giunta) senza che ciò fosse previsto da norme nazionali o contratti collettivi.

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