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25 aprile: a Milano biciclettata, fiori e comizio

In piazza anche anche Carlo Smuraglia, classe 1923

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 25 APR - C'erano anche Carlo Smuraglia - l'ex presidente nazionale dell' Anpi, classe 1923 - e Loredana Bulgarelli, deportata e partigiana che ha ricevuto l'ambrogino d'oro fra le persone che oggi a Milano hanno partecipato al presidio in occasione della festa della Liberazione.
    Un presidio statico, in piazza Castello - dove il 17 luglio 1945 fu fatta una grande festa per celebrare l'avvenuta liberazione - che, causa Covid ha sostituito la consueta manifestazione nazionale con corteo.
    Alcune centinaia le persone presenti, soprattutto giovani, dato che il comitato permanente antifascista, che ha organizzato l'appuntamento, aveva chiesto di seguirlo da casa. Con un enorme arcobaleno 'Priorità alla scuola'. Sulle due ruote le persone che prima hanno partecipato alla biciclettata antifascista per la città.
    Oggi "dobbiamo essere partigiani della Costituzione" ha detto dal palco il presidente nazionale dell'Anpi Gianfranco Pagliarulo che ha parlato del bisogno di un salario dignitoso (citando fra gli altri i rider e i lavoratori dei call center) ma anche dei morti in mare nel Mediterraneo dove l'altro ieri "cento persone che a lungo avevano chiesto soccorso sono morte".
    "Oggi - ha reclamato - ci siamo perché è il momento di esserci per la tragedia che stiamo vivendo. Per salvare l'Italia bisogna cambiare e per cambiare bisogna attuare la Costituzione".
    Anche Maria Pia Garavaglia, presidente nazionale dell'Associazione Partigiani Cristiani ha rivendicato i valori della Costituzione, sottolineando che "il 25 aprile è stata festa di libertà per tutti, una festa del popolo". Le ha fatto eco il presidente milanese dell'Anpi Roberto Cenati tornando a dire che questa è "una festa che unisce tutti gli italiani che credono nei valori e nei principi della Costituzione": Cenati ha avuto un pensiero particolare per Liliana Segre, "Se le hanno dovuto affidare la scorda vuol dire che qualcosa di profondamente grave è avvenuto nel Paese. E' un campanello d'allarme". "La commissione parlamentare da lei presieduta - ha concluso il presidente dell'Aned Dario Venegoni - ha molto da lavorare" contro razzismo e discriminazioni. (ANSA).
   

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