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Il caleidoscopio umano di Manuel Scrima

Fino al 22 ottobre 2020 alla galleria "Fabriano Eos"

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 25 SET - Il corpo umano in una continua ricerca di forme e asimmetrie, capaci di renderlo forma fotografica e artistica sia nell'utilizzo delle immagini che delle tecniche di lavorazione. Così il fotografo di moda Manuel Scrima si dedica all'arte con la mostra Disembody, primo appuntamento della rassegna New Post Human in programma per la stagione 2020/21 iniziativa che rientra nella rassegna DAAM.
    Il fotografo, regista e artista italo-belga che ha lavorato ed esposto in diversi Paesi, una sua permanente si trova a Napoli al 19 piano del grattacielo sede dell'Università Pegaso, presenta per la prima volta un lavoro sul corpo umano che utilizza diverse tecniche fotografiche, diverse lastre sovrapposte, ed artistiche, come la realizzazione su ceramica.
    "Un nuovo uomo vitruviano - spiega Scrima - in posizioni diverse, una ricerca dell'astrazione creando immagini asimmetriche, sovrapposte, fino ad arrivare al mosaico che racchiude ottocento corpi stampati su quarzo a rendere l'immagine, optical e caleidoscopica".
    I suoi modelli non indossano abiti ma sono vestiti di arte, grazie al fatto che sono fotografati attraverso tessuti. I corpi nudi si stagliano come pure forme e sono inquadrati in un ingranaggio di stile. Tutto ciò paradossalmente li rende fluidi, non più vittime e prigionieri di concetti, canoni e idee.
    La mostra, curata da Chiara Canali, presenta una forma nuova e originale di astrattismo, senza perdere l'anima dei soggetti rappresentati con sensibilità edonistica. Spirito libero e attento, Manuel Scrima ha realizzato anche un ampio lavoro fotografico sulla cultura delle popolazioni africane. (ANSA).
   

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