Regioni

Rum, una lunga storia che lega la Cina al Mar dei Caraibi

Il mondo dei distillati di canna da zucchero nel libro di Mald

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 13 MAR - C. MALD, RUM E ALTRI DISTILLATI DI CANNA DA ZUCCHERO, (IPPOCAMPO, PP. 432, EURO 39,90) Cyrille Mald non è solo uno dei massimi esperti di whisky al mondo, ma, più in generale, un guru dei distillati che torna sulla breccia con un volume monumentale dedicato al principe alcolico di Caraibi e sud America: il Rum. E' un bel volumone dalla copertina azzurra quello edito da Ippocampo: è l'invito a un giro del mondo (senza guidare) attraverso 91 paesi e toccando le distillerie più celebri, le aree geografiche e gli itinerari di visita, senza tralasciare alcun paese produttore.
    Il libro traduce nelle sue pagine le 450 sfumature di aromi scientificamente identificate: l'inizio è un viaggio storico sintetico ma avvincente, che parte dalla comparsa della canna da zucchero in estremo oriente, coltivata a partire dal 7000 a.C., fino al suo arrivo nelle Antille, portata dallo stesso Cristoforo Colombo. Ad essa si intrecciano altre due cronistorie, quella della distillazione e quella della tratta degli schiavi. Si arriva poi a due date simbolo, quella dell'estrazione della prima cachaça a Sao Vicente nel 1532 e la prima comparsa del termine rum, nel 1650.
    La diffusione della bevanda sarà immediata e già cinque anni più tardi una razione quotidiana sarà accordata ai marinai della Royal Navy che invaderanno la Giamaica. Nel volume tante cartine (che lo rendono uno degli atlanti dedicati al rum più completi), i metodi di produzione, le botti, i bicchieri da utilizzare e le distillerie principali e storiche, ognuna con le sue caratteristiche peculiari. E poi gli abbinamenti come quello, da provare, di un rum agricolo ai crostacei. (ANSA).
   

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