Regioni

Un Mediterraneo ghiotto vicino alla Certosa di Pavia

Lo chef De Angeli e il piglio marino di un cucina promettente

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 19 NOV - Chiuso l'Antico Mulino alla Certosa di Pavia, uno stellato storico, non occorre andare lontano per ritrovare una cucina davvero notevole in uno dei luoghi più belli della città longobarda (ancorchè non ancora mappata dalla guida Michelin). Un punto di rottura forte con la terra delle nebbie e del riso perchè, al centro dell'insegna e della carta, c'è un Mediterraneo favoloso.
    La cucina di "Amare" è, appunto, di toni profondi come gli abissi ricchi del mare nostrum: e soprattutto, ben distillata da Silvio De Angeli secondo un metronomo di rigore tecnico ma di grande volatilità creativa, a cominciare con l'amuse-bouche che è il biglietto da visita di tutto: ostrica gratinata con cuore di Gorgonzola.
    Nessuna paura di uscire dai canoni quindi, come sarà appunto nel piatto migliore della cena: lo spaghettone con fonduta di Parmigiano, tartare di gambero e tartufo, piccolo capolavoro di conturbanze, tra una grande materia di pesce (il rifornimento è nella vicina Milano, con il suo mercato ittico) e il ritmo della crema di formaggio su cui si misura l'elemento di continuità goloso. Da provare il gran crudo di pesce e la frittura.
    Qui anche una storia di persone innamorate di un luogo carico di storia, iniziata nel XIV secolo. I destini dei proprietari del ristorante, Carolina Seminerio e Franco Ingenito, hanno incrociato quelli dello chef De Angeli, che fu allievo di Gualtiero Marchesi. Pieno onore al maestro nel suo menu che, certamente, incrocia anche il riso di queste terre, il cui sviluppo nella storia si intreccia e percorre gli stessi secoli dell'abbazia. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it