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Slowfood si fa una birra, anzi 2346

La Guida 2023 guarda anche ai fermentati di mela e pera

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 12 LUG - SlowFood pubblica l'edizione 2023 della Guida alle Birre d'Italia. Tra le novità, una ricca sezione che esce dai confini stretti del mondo brassicolo e guarda al sidro, mappando i migliori produttori di fermentati di mela e di pera.
    Importante il numero delle birre descritte, 2346, prodotte da 456 birrifici dei quali 38 hanno ottenuto il riconoscimento della chiocciola, mentre 80 hanno conseguito l'eccellenza. 651, infine, le etichette premiate mentre 700 sono i locali consigliati per di bere e acquistare birre artigianali. 90 i collaboratori nella squadra di degustazione e scouting che hanno realizzato la guida, sovrintesa da Luca Giaccone ed Eugenio Signoroni in qualità di curatori: uno strumento utile agli esperti e addetti ai lavori, ma interessante per la sterminata platea di appassionati e beer-lovers. La comprensione è facilitata da un'ampia gamma di descrittori, che nel libro parlano ad esempio di birre caratterizzate da impronte maltate, dolci, luppolate, erbacee, floreali, fruttate, speziate, amare, tostate e quant'altro. La guida indaga, ovviamente, l'intero ambito nazionale, marcando eccellenze soprattutto in Trentino, Alto Adige Südtirol, Valle d'Aosta e Piemonte, ma anche Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, fino a scendere in Toscana o in Puglia.
    Il rapporto tra la birra e il cibo è di evidente trasformazione e all'insegna di uno scambio di ruoli con le tradizionali dinamiche di pairing, ovvero l'abbinamento del bere con il cibo: mentre vino - e anche bolle francesi - entrano in quello che un tempo era il feudo delle birre, ovvero la pizzeria, sta accadendo il contrario nei ristoranti, dove l'abbinamento del luppolo a tutto pasto, anche con piatti di livello gourmet, sta conquistando pian piano anche le carte di ristoranti blasonati. Artigianalità e unicità restano, ovviamente, le parole d'ordine. (ANSA).
   

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