Lombardia

Romani, l'Ue riveda l'etichetta Nutriscore o sarà un danno

Al Vinitaly ordine del giorno alla conferenza dei presidenti dei

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 15 APR - Rivedere l'introduzione di NutriScore, l'etichetta nutrizionale obbligatoria fronte-pacco che sta studiando la Commissione Europea, è una delle richieste inserite in un ordine del giorno dell'assemblea dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome che si è tenuta oggi a Verona, al Vinitaly.
    Altrimenti, se non si ripenseranno le modalità e i tempi di introduzione, "il pericolo - ha sottolineato il presidente del Consiglio lombardo Federico Romani - è quello di penalizzare e danneggiare fortemente quello straordinario patrimonio di 'ecosistemi' produttivi, sociali, economici, occupazionali e identitari rappresentato non solo dalle filiere produttive delle eccellenze agroalimentari lombarde e italiane, ma anche da quelle di altri Paesi mediterranei".
    "Nell'ottica di una vera tutela del consumatore, l'etichetta NutriScore - ha spiegato - deve orientare il consumatore verso scelte consapevoli, non indirizzarle sulla base di elementi di tipo ideologico, aiutando i consumatori a scegliere cibi salubri sulla base di una valutazione seria e imparziale".
    Il documento approvato dalla Conferenza rivendica inoltre la necessità di valorizzare gli ecosistemi produttivi tipici, con la tutela delle specificità dei territori e con un ruolo chiave dell'educazione, ad esempio coinvolgendo le scuole, dando importanza agli istituti tecnici agrari e finanziando corsi universitari e post-universitari, come Master in tecnologie agroalimentari e impostando iniziative di orientamento scolastico e professionale già a partire dai primi anni delle scuole superiori.
    "La ricchezza e la varietà di eccellenze agroalimentari in Italia va sfruttata come volano per la ripresa - ha aggiunto Romani -: pensiamo alle straordinarie opportunità economiche e occupazionali offerte dall'abbinata tra prodotti enogastronomici di qualità e le variegate caratteristiche geografico ambientali del Paese, che può diventare meta ulteriormente riconosciuta e privilegiata per un turismo lento, legato alla cultura e alla storia, alla riscoperta dei borghi, così come all'agriturismo e all'enoturismo". (ANSA).
   

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