Lombardia

Ddl Zan: opposizioni Lombardia, se ne parli in Aula

Pd, non restare indifferenti. M5s mostra scritta Pdl 109 su mano

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 04 MAG - Dopo che una sua frase del 2015 contro i gay ('sono un aberrazione della natura quelli che partecipano al Pride') è finita, citata dal cantante Fedez, sul palco del 'Concertone del primo maggio', il consigliere regionale della Lombardia, Massimo Bastoni (Lega), al suo arrivo oggi al Pirellone ha voluto chiarire che, pur non pentendosi delle sue posizioni, "non ha dichiarato che i gay sono vittime di un'aberrazione della natura", ma che quando vede "delle persone che vanno in giro a quattro zampe nudi accompagnati da altri signori, non fanno neanche un grande favore alla comunità gay, anzi credo che non li rappresentino neanche".
    Proprio in mattinata, il Pd ha depositato in Aula una mozione urgente per impegnare la giunta lombarda a velocizzare il dibattito sul disegno di legge che prevede misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale, sull'identità di genere e sulla disabilità e prendere le distanze dalle dichiarazioni di alcuni soggetti istituzionali, tra cui anche consiglieri regionali, che hanno preso posizioni palesemente discriminatorie sull'argomento. "Qual è la posizione di Regione Lombardia in merito al ddl Zan? - si chiede il capogruppo Dem, Fabio Pizzul -. È d'accordo sul fatto che lo si discuta o condivide le folli dichiarazioni di alcuni esponenti leghisti che negli ultimi mesi si sono manifestati in tutta la loro rozzezza nei confronti di coloro che il disegno di legge intende tutelare da ogni discriminazione? È importante saperlo, perché se è pur vero che si tratta di un tema nazionale, esso riguarda tutti i cittadini e Regione Lombardia non può rimanere indifferente".
    Nel frattempo, all'avvio dei lavori del Consiglio regionale, il Consigliere regionale del M5S Lombardia Simone Verni è intervenuto per sollecitare la calendarizzazione della proposta di legge regionale antidiscriminatoria del M5S che attende, dal dicembre 2019 di essere discussa. "Nonostante i nostri continui solleciti, abbiamo assistito solo ad un totale immobilismo da parte di questa maggioranza - ha spiegato Verni -. Il centro destra vuole far credere che l'allargamento dei diritti e delle tutele sia un atto liberticida e si ostina a tenere in ostaggio questa proposta di legge". Al termine dell'intervento di Verni, tutti i consiglieri grillini hanno mostrato all'Aula la mano aperta con la scritta 'PDL 109', il numero della legge antidiscriminatoria Lgbt del M5s Lombardia. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it