(ANSA) - MILANO, 17 GIU - La commissione Affari istituzionali
del Consiglio regionale lombardo ha approvato a maggioranza il
progetto di legge che modifica la disciplina attuale
sull'istituzione di nuovi Comuni, introducendo la possibilità di
indire la consultazione popolare senza attendere l'iniziativa
legislativa (possibilità questa oggi prevista solo per le
fusioni per incorporazione). Le nuove norme puntano da una parte
a snellire le procedure e dall'altra a valorizzare le istanze
del territorio, attraverso un confronto preliminare. Si
stabilisce dunque che la proposta di fusione, i suoi contenuti e
i suoi obiettivi, venga portata a conoscenza della comunità
attraverso per esempio assemblee pubbliche e strumenti digitali.
Entro 60 giorni i cittadini potranno esprimere il loro parere e
le osservazioni. E' in questa fase che è possibile manifestare
la propria contrarietà anche attraverso una raccolta firme.
Terminata la verifica preliminare il Comune deciderà, sulla base
del consenso emerso, se indire il referendum, secondo criteri
stabiliti dalla Regione. "Rispetto alla normativa in vigore - ha
spiegato il relatore del provvedimento, Carlo Malvezzi (Forza
Italia) - le modiche danno la possibilità al Comune di
anticipare i tempi proseguendo nel processo di fusione senza
aspettare la delibera della Giunta Regionale e il voto del
Consiglio. Resta invece invariato l'impianto dei rimborsi delle
spese referendarie. A prescindere dall'esito positivo o negativo
della consultazione, la Regione si fa carico di rimborsare le
spese sostenute dal Comune, purché siano state rispettate tutte
le procedure preliminari e referendarie".(ANSA).
==Regioni: Lombardia; verso nuove norme su fusione Comuni
(Notiziario Consiglio regionale)