Lombardia

25 aprile vietato per i neonazisti di Do.Ra., 'ma tiriamo diritto'

Il Comune di Varese nega l'autorizzazione all'associazione

Redazione Ansa

    "Noi tiriamo dritto e faremo esattamente ciò che abbiamo sempre fatto. Non possono vietare a delle persone di andare al cimitero a trovare un defunto. Sarebbe assurdo farlo, di certo non ci fermeranno". Così il leader dell'associazione nazifascista Do.Ra Alessandro Limido dopo che il Comune di Varese ha precisato di non aver rilasciato nessuna autorizzazione "per lo svolgimento di manifestazioni o eventi nei cimiteri varesini in occasione del 25 aprile da parte della Comunità militante dei Dodici Raggi (Do.Ra)".

   Sarà quindi un 25 aprile ad alta tensione nel Varesotto, dato che i membri del Do.Ra intendono comunque recarsi in diversi cimiteri per rendere omaggio ai morti della Repubblica sociale italiana con braccia alzate e 'presente' mentre l'associazione Collettiva Varese ha deciso di partecipare alle celebrazioni del 25 aprile ad Azzate "perché qui ha sede il gruppo neonazista responsabile dei vergognosi saluti romani in Comune a Varese e del clima di intimidazione del 25 aprile scorso".

    "Sappiamo che un presidio non può essere l'unica risposta al clima di generale impunità in cui i vari gruppi neonazisti e neofascisti operano da anni - spiegano in una nota - Ma crediamo in un antifascismo che sia pratica quotidiana e vogliamo supportare chi in questi anni ha continuato a lavorare per rendere concreti i valori della Resistenza e dell'antifascismo, nonostante continui attacchi e provocazioni".

    "Facciano pure - ribatte Limido - A noi non interessa in alcun modo e d certo non scenderemo in polemica. Ognuno ha il suo 25 Aprile, lo celebri come crede". 

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