Lombardia

Maltrattamenti e tortura al Beccaria, Uilpa 'sgomenti'

Il segretario generale De Fazio, 'fiducia incondizionata negli inquirenti'

Maltrattamenti e tortura al Beccaria, Uilpa 'sgomenti'

Redazione Ansa

"Le notizie che provengono dall'Istituto Penale per Minorenni Cesare Beccaria di Milano, con appartenenti alla Polizia penitenziaria arrestati e sospesi con pesantissime accuse, ci lasciano sgomenti e increduli. Naturalmente, nutriamo incondizionata fiducia negli inquirenti, fra cui la stessa Polizia penitenziaria, e nella magistratura e auspichiamo che si faccia presto piena luce sull'accaduto. Nondimeno, richiamiamo la presunzione d'innocenza e speriamo, in cuor nostro, che gli appartenenti al Corpo coinvolti riescano a dimostrare la correttezza del loro operato". Lo afferma in una nota Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa polizia penitenziaria, che prende spunto dalla vicenda per richiamare l'attenzione sulla "disfunzionalità del sistema d'esecuzione penale", che "non garantisce né custoditi né custodi e, anzi, incattivisce le coscienze generando e alimentando violenze e atrocità, talvolta, da ambo le parti delle inferriate".

"Ora ascolteremo i soliti discorsi da politici e governanti, ma spenti i riflettori tutto tornerà come prima" afferma il sindacalista che invoca " riforme immediate e un decreto carceri, con procedure d'urgenza, per mettere in sicurezza il sistema" perchè "tra suicidi, 32 fra i detenuti e 4 fra gli agenti dall'inizio dell'anno, omicidi, violenze e sofferenze di ogni genere, non se ne può più". Al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, la Uilpa chiede di evitare "almeno questa volta, le passerelle" e di aprire "immediatamente un confronto serio", assicurando il proprio "contributo d'analisi, idee e proposte".

Leggi l'articolo completo su ANSA.it