Lombardia

Ubriaco travolse e uccise 15enne, tenta di patteggiare ancora

Davanti a gup di Milano nuovo accordo pm-difesa, 4 anni e 8 mesi

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 18 APR - Tenta di nuovo la strada del patteggiamento, stavolta a 4 anni e 8 mesi e sempre con l'ok della Procura, Bogdan Pasca, 33 anni, imputato per omicidio stradale per aver travolto, ubriaco e senza patente valida, a bordo di un furgone il 17 luglio scorso, a Garbagnate Milanese, una bici con due 15enni, uno dei quali, Valentino Colia, morì, mentre la ragazza rimase gravemente ferita.
    Lo scorso 9 febbraio, il gup di Milano Luca Milani, ritenendo incongrua la pena perché troppo bassa, aveva bocciato una richiesta di patteggiare a 4 anni. Così la posizione di Pasca è passata ad un altro gup, Rossana Mongiardo, davanti al quale si pensava che l'imputato fosse processato con rito abbreviato.
    Tuttavia, nell'udienza di oggi a porte chiuse, stando a quanto chiarito dall'avvocato Carlo Fontana, legale di parte civile che assiste i familiari della vittima, lo stesso pm di udienza Luca Poniz "ha proposto alla difesa di patteggiare e hanno trovato e formalizzato un accordo a 4 anni e 8 mesi".
    Patteggiamento su cui dovrà decidere il gup il prossimo 9 maggio (anche sulla richiesta di due ulteriori parti civili) e a cui la famiglia di Colia, in particolare il padre e la madre di Valentino, ma anche quella della ragazza ferita, si opporranno di nuovo. "E' sempre una pena troppo bassa per quello che è accaduto", ha sintetizzato il legale Fontana.
    Quel 17 luglio Pasca, che è tuttora in carcere, andava a circa 80 km/h in una strada con limite di 50, quando investì i due ragazzi che stavano attraversando in bici sulle strisce.
    Dietro di loro c'erano altri due amici su una bicicletta, che si salvarono. L'uomo era anche in affidamento ai servizi sociali e aveva precedenti.
    Oggi uscendo dall'aula l'uomo, tra l'altro, ha provato a dire "scusatemi", ma familiari e amici dei due ragazzi (che indossavano anche magliette col volto di Valentino) hanno risposto urlando che non accettavano quelle scuse. (ANSA).
   

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