Lombardia

La 'Camera del non lavoro' chiede l'assegnazione del casello occupato

Un dossier sulle attività partite dallo stabile di via Volta

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 06 APR - "Ciò che chiediamo è semplice: che lo stabile di via Volta 22, nostra sede dal 2019, ci venga finalmente assegnato": i fondatori della 'Camera del Non Lavoro' lanciano un appello dal titolo 'L'occupazione non sussiste', invitando realtà auto-organizzate, associazioni, sindacati e singoli a un'assemblea cittadina indetta domani alle 17:30, 'per dare forza a una battaglia che riguarda tutta Milano', ossia la richiesta di comodato d'uso gratuito del casello di Porta Volta occupato quattro anni fa.
    Gli attivisti hanno anche preparato un dossier, "Camera del Non Lavoro. Uno spazio autogestito verso una transizione sociale e solidale della città", dove ricordano le loro attività, dall'ambulanza di Soccorso Rosso al supporto ai profughi dall'Ucraina, dall'aiuto dato agli alluvionati in Emilia Romagna al supporto sindacale ai riders. "Siamo uno spazio alternativo che, grazie al lavoro svolto quotidianamente in via Volta 22, rappresenta oggi per Milano un esempio di autogestione, di inclusività, di solidarietà e di lotta" e per questo "Il casello daziario di via Volta 22 appartiene alla Camera del Non Lavoro, ovvero a tutt3 coloro che in questi anni, attraverso l'autogestione, se ne sono pres3 cura ristrutturandolo e rendendolo di nuovo fruibile. Dove prima non c'era altro che un casello abbandonato, oggi c'è un luogo importante e necessario per tutt3 noi".
    "Il valore sociale del nostro progetto - affermano gli occupanti - è stato confermato perfino dal Tribunale di Milano, che a termine del processo sull'occupazione del casello, in cui il Comune si è costituito parte civile, ci ha assolti con formula piena perché «il fatto non sussiste» e perché le iniziative da noi proposte sono utili alla cittadinanza".
    (ANSA).
   

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