Lombardia

Dopo violenze con monopattino va in carcere per altri abusi

Ai domiciliari dopo due condanne ha aggredito ragazze su un bus

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 15 MAR - Era stato condannato in due processi, in uno a 6 anni e 10 mesi e nell'altro a 3 anni e 2 mesi, per abusi sessuali nel 2022 su cinque donne con lo stesso schema: le seguiva con un monopattino nelle zone centrali di Milano, come Porta Romana, prima di aggredirle e fuggire. Ora il 23enne, che era stato messo ai domiciliari il 29 agosto 2022, è finito in carcere sempre per violenza sessuale, perché avrebbe molestato due studentesse di meno di 12 anni su un bus.
    L'aggravamento della misura cautelare, come anticipato da la Repubblica on line e confermato da fonti giudiziarie, è stato disposto dalla Corte d'Appello di Milano su richiesta della Procura generale nei giorni scorsi, dopo che al Palazzo di Giustizia sono arrivate le denunce dei genitori delle due ragazzine aggredite sul bus, lo scorso 22 febbraio, dal giovane che ha anche violato i domiciliari.
    Pochi giorni prima di quell'episodio la Corte aveva confermato la condanna per le violenze su quattro donne, abbassando la pena da oltre 6 anni a poco più di 5 anni.
    Lo scorso 4 ottobre, tra l'altro, il giovane era stato condannato per un quinto episodio di abusi, ma anche per detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico. In entrambi i processi, scaturiti dall'inchiesta della Squadra mobile e del pm Pasquale Addesso, è stato riconosciuto all'imputato un vizio parziale di mente, come stabilito da una perizia psichiatrica.
    Il giovane, interrogato dopo l'arresto due anni fa dal gip Roberto Crepaldi, aveva sostenuto di non avere ricordi precisi "di quelle sere", in cui avrebbe aggredito le donne, perché, aveva detto, "bevevo e assumevo psicofarmaci". I giudici del primo processo hanno disposto che il giovane, a pena espiata, segua un percorso terapeutico e farmacologico in libertà vigilata. (ANSA).
   

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