Lombardia

A Milano 23 case popolari per le donne vittime di violenza

Programma sperimentale di Regione con Aler, Cav e Case Rifugio

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 11 MAR - Sono 23 gli alloggi Aler che verranno messi a disposizione delle donne vittime di violenza a Milano e provincia. L'iniziativa, presentata oggi nel corso di una conferenza stampa nella sede di Aler Milano, rientra nel programma sperimentale avviato dalla Regione Lombardia in collaborazione anche con Centri Anti Violenza e le Case Rifugio.
    L'obiettivo è sostenere le donne nel loro percorso di autonomia abitativa. La misura prevede lo stanziamento (in totale sono 1,5 milioni i fondi a disposizione) di un contributo per le Aler che mettono a disposizione alloggi popolari.
    "La prevenzione e il contrasto alla violenza di genere - ha dichiarato l'assessore alle Pari opportunità Elena Lucchini - è una priorità di Regione Lombardia. Per questo siamo impegnati nel costante potenziamento delle nostre reti territoriali".
    Per l'assegnazione di case popolari alle donne vittime di violenza, ha illustrato Lucchini, "abbiamo stanziato 1,5 milioni di euro e dopo il primo avvio della sperimentazione con Aler Pavia e Lodi, oggi, grazie alla collaborazione con Aler Milano - ha continuato - proseguiamo questo percorso con l'individuazione di 23 alloggi che verranno assegnati alle donne prese in carico dalla nostra rete territoriale", un intervento "che vogliamo diventi strutturale e che continueremo a finanziare perché aiutare le donne significa aiutare l'intera comunità".
    "Aiutare le donne vittime di violenza a raggiungere l'autonomia abitativa è fondamentale", ha evidenziato l'assessore alla Casa Paolo Franco. "Abbiamo lavorato - ha spiegato - a uno strumento che aiuta la costruzione di un nuovo percorso stabile di vita, di cui la casa è un elemento determinante. Con la tranquillità e la sicurezza di avere un'abitazione, le donne maltrattate possono pensare a un nuovo lavoro, a un futuro diverso e a un rinnovato coraggio per affrontare un momento difficilissimo che possono superare".
    (ANSA).
   

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