Lombardia

In 11 anni in Lombardia perso il 13% delle attività commerciali

Confcommercio e centro studi Tagliacarne, male i centri storici

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 09 FEB - Dal 2012 al 2023 le imprese lombarde di commercio al dettaglio, bar, ristoranti e di servizi di alloggio sono diminuite di 2.334 unità, pari ad un calo del 13,4%.
    E' un dato che emerge dal focus sulla Lombardia realizzato su un campione di alcuni capoluoghi e città lombarde - Bergamo, Brescia, Busto Arsizio, Cinisello Balsamo, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Monza, Pavia, Sesto San Giovanni, Sondrio e Varese - della nona edizione dell'Osservatorio della demografia d'impresa nelle città italiane e nei centri storici' realizzato dall'ufficio studi di Confcommercio in collaborazione con il Centro studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne.
    A soffrire maggiormente sono, con un calo del 15,9%, i centri storici, mentre al di fuori la riduzione è del 10,7%. Se si osservano le diverse categorie, le più colpite sono le attività del commercio al dettaglio, che registrano un -23,4% nei centri storici (1.274 unità) e un -17,4% fuori dai centri storici (1.019 unità). Migliore, anche se non positiva, la demografia d'impresa dei servizi di alloggio e bar e ristoranti, che registrano un -2,2% in centro (65 unità) e un +0,7% nelle zone più periferiche (24 unità).
    "Negozi, bar, ristoranti, alberghi rendono senza dubbio le città vive, sicure e attraenti: la chiusura di un'attività rappresenta non solo una forte criticità per imprenditori e per i loro collaboratori, ma un impoverimento del tessuto urbano e sociale sia dei centri storici che delle periferie, che rischia di essere amplificato anche alla luce di un cambiamento di abitudini e demografico che richiederà sempre più servizi di prossimità", commenta il vicepresidente vicario di Confcommercio Lombardia Carlo Massoletti. (ANSA).
   

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