Lombardia

Esplosione in fonderia, 3 lavoratori gravi nel Cremonese

Altri due feriti. Dipendenti investiti da olio incandescente

Redazione Ansa

Cinque lavoratori feriti, tre in condizioni gravi: è il bilancio dell'esplosione che si è verificata oggi pomeriggio, poco prima delle 15, alla Trade Broker, fonderia di Casalbuttano, in provincia di Cremona. Stando ai primi accertamenti, eseguiti dai carabinieri e dagli ispettori di Ats Val Padana rimasti a lungo nell'azienda della frazione San Vito, ad innescare l'incidente sarebbe stato lo scoppio di una bombola utilizzata per portare in pressione il macchinario per la presso-fusione dell'alluminio. La deflagrazione, che ha danneggiato anche le pareti, il tetto e i macchinari della parte della struttura coinvolta, ha spezzato alcune tubature e l'olio incandescente - insieme a pezzi metallici - ha investito i cinque che in quel momento stavano lavorando nelle vicinanze dell'impianto. L'allarme, lanciato da altri dipendenti, è stato raccolto dai vigili del fuoco di Cremona e dagli operatori del 118 della città lombarda. Gli uni e gli altri, una volta sul posto, verificata la gravità dell'accaduto, hanno richiesto l'intervento dell'elisoccorso e a Casalbuttano sono atterrati gli equipaggi di due elicotteri, decollati da Milano e da Parma. I cinque feriti sono stati trasportati agli ospedali di Milano, Parma e Cremona e, secondo quanto riferito, il più grave è un 48enne bresciano, ricoverato al Centro ustioni e chirurgia plastica ricostruttiva del Niguarda. In condizioni serie anche un 67enne cremonese e un 38enne indiano residente in provincia, entrambi portati in eliambulanza al Centro grandi ustionati dell'ospedale di Parma. Ricoverati invece al Maggiore di Cremona, dove sono arrivati in ambulanza e in condizioni meno preoccupanti, un 39enne e un 38enne di nazionalità indiana residenti in provincia. L'azienda, su disposizione del magistrato che coordina le indagini, è stata messa temporaneamente sotto sequestro per consentire tutte le indagini del caso: il primo sopralluogo, con raccolta di elementi utili e di testimonianze, è terminato solo intorno alle 20 ed è probabile che nuove verifiche vengano effettuate domani. Sul posto anche il sindaco del paese, Gian Pietro Garoli. "Ero fuori con il cane - ha raccontato il primo cittadino - quando ho sentito scoppi successivi, uno ravvicinato all'altro, simili a quelli dei fuochi artificiali. Quando ho saputo ho raggiunto l'azienda, che si trova sul territorio da circa dieci anni e che fonde alluminio per trasformarlo in oggettistica minuta. Non si erano mai verificati incidenti prima di oggi".

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