Lombardia

La prevenzione al femminile entra in carcere con Lilt

Check up senologici e ginecologici per detenute di Bollate

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 20 MAR - La prevenzione al femminile entra per la prima volta in una casa di reclusione con Lilt Milano Monza e Brianza, in collaborazione con la II Casa di Reclusione di Milano - Carcere di Bollate e la Asst Santi Paolo e Carlo e in occasione della Settimana nazionale per la prevenzione oncologica (18/26 marzo).
    Il progetto di sensibilizzazione e diagnosi precoce - presentato oggi - ha debuttato lo scorso 18 marzo nella Casa di Reclusione di Milano Bollate, dove è entrato lo Spazio Lilt Mobile: un ambulatorio di 10 metri su ruote, con a bordo ecografo e mammografo per offrire alle detenute e alle operatrici, con adesione volontaria, un check-up senologico.
    All'interno dell'infermeria del carcere, sarà invece offerto un check-up ginecologico.
    Nei giorni che hanno preceduto il check-up, Lilt ha organizzato 4 incontri di sensibilizzazione sulla prevenzione al femminile a cura di una ginecologa, rivolti alle detenute dai 20 ai 70 anni e un doppio incontro dedicato alle operatrici della struttura. Prima dell'emergenza Covid, le detenute prendevano parte ai programmi di screening oncologici regionali, ma la pandemia ha complicato le uscite dal carcere per gli esami.
    "In carcere - sottolinea Susanna, 54 anni, detenuta che ha partecipato all'intero programma di prevenzione - spesso il rischio è quello di lasciarsi andare: questo è un momento fondamentale per continuare a prendersi cura della nostra salute o per imparare a farlo. Anche in una condizione di detenzione, non ci si deve trascurare". Hanno aderito a visite ed esami 200 donne: l'80% delle detenute e il 90% del personale femminile della casa circondariale. Complice la pandemia, in Italia le nuove diagnosi di tumore sono passate da 376.600 nel 2020 a una stima di 390.700 per il 2022. (ANSA).
   

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