Lombardia

Madre di Corona in aula, 'ecco il suo momento più drammatico'

Teste in processo per resistenza,'ha avuto crisi, poteva morire'

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 16 MAR - "Ha avuto una crisi, ho pensato 'finisce che muore', si dimenava, ha dato un pugno e ha rotto il vetro, è stato preso con la forza dai poliziotti anche con una mano alla gola". E' il racconto reso stamani in aula da Gabriella Privitera, la madre di Fabrizio Corona imputato a Milano per danneggiamento, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e per un tentativo di evasione.
    Fatti che risalgono al marzo 2021 quando il giudice di Sorveglianza aveva deciso che l'ex agente fotografico doveva rientrare in carcere (provvedimento poi bocciato da altri giudici e ora Corona è in affidamento terapeutico) e lui aveva protestato ferendosi alle braccia, urlando contro la polizia e spaccando un vetro dell'ambulanza che era arrivata a prenderlo sotto casa e lo aveva portato in ospedale.
    "Ho provato una disperazione totale - ha detto la donna davanti al giudice della decima penale - dicevo agli agenti 'lasciatelo è malato, più lo tenete più la sua rabbia sfocia in queste crisi da pazzo', mio figlio ha problemi psichiatrici, lui è sempre aggressivo perché ha questa malattia, io più che amarlo che devo fare?". Privitera, chiamata a testimoniare dal legale di Corona, Ivano Chiesa, ha spiegato che l'ex 're dei paparazzi' "ha tentato di farsi del male anche in ospedale". E ancora: "Questa pagina degli ultimi anni della vita di Fabrizio è la più drammatica". L'accusa di tentata evasione si riferisce, secondo la Procura, al fatto che, quando era ricoverato nel reparto di psichiatria del Niguarda prima di essere trasferito in carcere, avrebbe cercato di uscire da una finestra. "Ero a 30 metri e non ci sono balconi, come evado? Muoio. Magari era un tentato suicidio, no?", aveva detto lo stesso Corona.
    Oggi sono stati chiamati a deporre anche amici e conoscenti dell'ex agente fotografico, tra cui la sua collaboratrice Francesca Persi. Due agenti sono parti civili nel processo.
    (ANSA).
   

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