Lombardia

Berlusconi deve risarcire ex pm Robledo con 50mila euro

Cassazione ha respinto ricorso ex premier in causa diffamazione

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 27 GEN - E' stato respinto dalla Cassazione il ricorso con il quale l'ex premier Silvio Berlusconi ha contestato la condanna civile a risarcire con 50mila euro l'ex pm di Milano Guido Robledo per danni da diffamazione, come stabilito dalla Corte di Appello di Brescia nel 2020. I fatti risalgono al 2006 quando, durante una conferenza stampa, l'allora presidente del Consiglio accusò i pm del processo Mills di essersi rifiutati "di fare la giusta rogatoria" alle Bahamas che, a suo dire, li avrebbe smentiti e li definì "magistrati indegni che con i soldi degli italiani tramano contro il premier nel pieno della campagna elettorale".
    Nel processo Mills, l'ex premier e leader azzurro era imputato per corruzione in atti giudiziari, accusa dalla quale fu prosciolto per prescrizione. Anche il pm Fabio De Pasquale rappresentava la pubblica accusa, insieme a Robledo, ma solo quest'ultimo ha intrapreso l'azione giudiziaria nei confronti di Berlusconi. Ad avviso della Cassazione - verdetto 2605 depositato oggi dalla Prima sezione civile - il ricorso promosso dalla difesa di Berlusconi, rappresentato dagli avvocati Fabio Lepri e Fabio Roscioli, "trascura di considerare che la decisione" della Corte bresciana "ha accertato con motivazione puntuale, ampia e completa anche la falsità delle accuse rivolte ai pubblici ministeri di voler influenzare l'attività politica".
    Ad avviso degli 'ermellini', con la decisione dell'appello, conforme a quella del primo grado emessa nel 2017, "l'esercizio del diritto di critica" da parte di Berlusconi "non è stato affatto negato" dalla corte bresciana che "invece, nell'esaminare la fattispecie in esame, ha evidenziato gli elementi costitutivi della diffamazione sia sotto il profilo della non veridicità del narrato - in merito alle attività investigative di cui si lamenta il mancato svolgimento ed in merito alle accuse di sviamento e di asservimento degli inquirenti alla parte politica avversa -, sia sul piano della gravità e della sproporzione delle accuse". (ANSA).
   

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