Lombardia

A Milano l'ex Scalo Farini diventa Accademia Belle Arti di Brera

Al via riqualificazione di 15mila mq, fine lavori entro 2025

Redazione Ansa

(di Stefania Blasioli) (ANSA) - MILANO, 24 OTT - Prendono avvio i lavori di riqualificazione dell'ex Scalo Farini a Milano: l'area, che complessivamente abbraccia 15mila metri quadri, accoglierà i nuovi spazi didattici dell'Accademia delle Belle Arti di Brera e il suo Campus, che ospiterà 200 studenti.
    Dopo il via libera del Consiglio di Stato sull'accordo di programma per la rigenerazione degli scali ferroviari, sottoscritto a giugno 2017 e frenato dal ricorso di alcuni residenti, si è pronti a partire con i lavori che termineranno entro la fine del 2025."Il magnifico palazzo di Brera - spiega il direttore dell'Accademia, Giovanni Iovane - non era pensato per ospitare laboratori", mentre le nuove aule sono pensate come degli atelier: saranno "laboratori moderni e contemporanei, progettati con il Politecnico di Milano, partner finanziario del progetto".
    Il nuovo polo avrà ampie vetrate e un atrio di accoglienza aperto alla collettività, che potrà ospitare anche concerti e manifestazioni. Accanto alla didattica è previsto uno studentato di 10mila metri quadrati per accogliere gli studenti fuori sede, che costituiscono il 30% degli iscritti all'accademia. Complice la pandemia, si punta alla 'salubrità' degli spazi: nessuna cucina comune, un balcone per ogni appartamento e grandi terrazzamenti a verde. Saranno alloggi che, sottolinea Iovane, "vanno incontro anche alla difficoltà degli allievi di trovare studentati a prezzi calmierati". Il progetto è finanziato per il 50% da Regione Lombardia, che ha stanziato 6 milioni di euro.
    "L'implementazione degli spazi è qualcosa di cui l'Accademia ha assolutamente bisogno" commenta l'assessore lombardo alle Infrastrutture, Claudia Maria Terzi, e "per gli enti sarebbe stato difficile sostenerla economicamente da soli". Si tratta, spiega l'assessore alla rigenerazione urbana del Comune di Milano, Giancarlo Tancredi, di "un primo intervento a cui seguirà poi lo sviluppo di tutta l'area dell'asse Nord-Ovest della città". (ANSA).
   

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