Lombardia

Dall'India alla Milano Fashion Week, in passerella Vaishali S

Stilista dell'omonimo brand: "Solo tessuti realizzati a mano"

Redazione Ansa

(ANSA) - NEW DELHI, 22 SET - Sfila oggi, alle 15, in Piazza dei Mercanti, a Milano, Vaishali S, l'unico marchio indiano presente alla Milano Fashion Week. La griffe, che porta il nome della stilista e creatrice, Vaishali Shadangule, ha sede a Mumbai, e si sta affacciando ai mercati occidentali, dopo New York e un'acclamata partecipazione, l'anno scorso, alla Paris Haute Couture Week, di Parigi, prima stilista indiana chiamata in Francia. La stilista, nata in un villaggio dello stato del Madhya Pradesh, ha lasciato presto la realtà rurale dalla quale proveniva, per seguire la passione per il tessile e riuscire ad aprire, con un un atelier a Mumbai dopo il college e l'apprendistato in una sartoria, un atelier a Mumbai. Le creazioni di Vaishali non si limitano tuttavia alla moda, ma spaziano tra arte e design: alcuni suoi lavori sono esposti in queste settimane alla Galleria Nazionale d'arte Moderna di Delhi. Oltre alla cifra stilistica inconfondibile dei suoi capi, dalle linee fluide, naturali, ispirate al drappeggio della sari, e caratterizzati da sorprendenti dettagli, nodi, pieghe, tagli, intrecci, la caratteristica di Vaishali S è l'utilizzo di tessuti esclusivamente realizzati a mano, su telai tradizionali.
    "La parte del lavoro che preferisco", ha detto all'ANSA qualche giorno prima della partenza per l'Italia, "è seguire io stessa il lavoro di chi realizza i tessuti che uso. In primavera ho trascorso intere settimane in Ladakh, sull'Himalaya, accanto alle donne che nelle loro case tessevano e ricamavano sciarpe e scialli di lana merino, così leggeri e trasparenti da sembrare veli". Paladina della sostenibilità e della lotta allo spreco, Vaishali racconta che nei suoi laboratori non esiste spreco: tutti gli scarti di tessuto vengono utilizzati per completare i dettagli, o creare accessori; e annuncia che tutti i prossimi capi saranno accompagnati da una eco-label, che permetterà di tracciare, anche con filmati, la provenienza dei materiali utilizzati dal brand. (ANSA).
   

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