(ANSA) - MILANO, 22 SET - Hanno chiesto altri 30 giorni di
tempo i medici legali, consulenti della Procura di Milano, per
depositare gli esiti dell'autopsia e degli accertamenti
tossicologici nel caso della piccola Diana, la bimba di quasi un
anno e mezzo morta di stenti dopo che la madre Alessia Pifferi,
in carcere dal 21 luglio per omicidio volontario aggravato, l'ha
abbandonata da sola in casa per sei giorni.
L'anatomopatologo e il medico incaricato degli esami
tossicologici, per accertare se la 37enne avesse fatto assumere
alla figlia dei tranquillanti, hanno chiesto più tempo per
completare le loro relazioni e dunque il termine, che era stato
fissato per fine settembre dopo l'autopsia di luglio, è stato
prorogato fino a fine ottobre.
Per il 28 settembre è fissato, intanto, il conferimento
dell'incarico, da parte del gip Fabrizio Filice, ai periti per
gli "accertamenti tecnici di natura biologica e chimico-forense"
sul materiale sequestrato, tra cui il biberon trovato accanto al
corpo senza vita della bimba. Analisi, che si svolgeranno con la
formula dell'incidente probatorio, per verificare la presenza o
meno di un tranquillante nel latte e riguarderanno anche il
beccuccio del biberon, la boccetta di En (benzodiazepine)
trovato in casa e altro materiale sequestrato nell'abitazione,
nell'inchiesta della Squadra mobile, coordinata dal pm Francesco
De Tommasi. (ANSA).
Bimba morta di stenti, altri 30 giorni per l'esito dell'autopsia
Proroga in inchiesta Milano. Anche per analisi tossicologiche