Lombardia

A Milano la prima stampante 3D per stampa diretta su tessuto

Rashid, 'futuro è scegliere abito o oggetto e farselo stampare'

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 06 GIU - Ha fatto il suo debutto al FuoriSalone la prima stampante 3D progettata appositamente per la stampa diretta su tessuto, proposta da Stratasys, leader nelle soluzioni di stampa 3D a base di polimeri, e interpretata dalla creatività di Karim Rashid.
    La Stratasys J850 TechStyle - è stato spiegato - si può usare per la stampa 3D di tessuti e abbigliamento, borse, accessori e calzature di fascia alta.
    "Già nel 2019, avevo previsto che in appena un paio d'anni avremmo visto la stampa 3D integrata nelle case di moda di fascia alta - spiega Naomi Kaempfer, Art, Design e Fashion Director di Stratasys - Quel momento è arrivato. Abbiamo imparato e abbiamo modificato quei progetti iniziali creando una nuova stampante dedicata che impiega la tecnologia 3DFashion e che sta permettendo agli stilisti di creare senza limiti. Questo è solo l'inizio del percorso mentre continuiamo a far progredire questa tecnologia e a sperimentare nuove innovazioni nel design della moda".
    La stampante è progettata per stampare direttamente su un'ampia varietà di tessuti tra cui denim, cotone, poliestere, lino e pelle in volumi che vanno dal singolo pezzo alle decine di migliaia di unità. "In passato per creare un ornamento bisognava farlo a mano, ora basta una macchina che - chiosa Rashid - ha una precisione impareggiabile grazie alla quale si possono creare effetti di ogni tipo. Sostanzialmente si può fare ciò che si vuole e questo apre a nuovi scenari".
    Lui, designer di fama, non disdegnerebbe di darsi alla moda: "dopo varie collaborazioni, mi piacerebbe - ammette parlando con l'ANSA - lanciare una mia linea, ma mi servono degli investitori. Non sarò mai un design da passerella, nasco democratico per natura e mi piacerebbe creare qualcosa per il mercato, di accessibile, con cui entrare nella vita delle persone". Il futuro del design, per lui, tanto nella moda quanto nell'arredo, passa comunque per il 3D: "la possibilità di scegliere un abito o un oggetto e poi farselo stampare - spiega - consentirebbe di non avere più inquinamento da trasporto e fondi di magazzino destinati al macero". (ANSA).
   

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