Lombardia

Raduno e maxirissa sul Garda, ragazze denunciano molestie

I genitori, abbiamo chiamato il 112 ma nessuno è intervenuto

Redazione Ansa

Disordini, atti di vandalismo, aggressioni, una maxi rissa con decine di ragazzi già identificati. E la denuncia di sei amiche di 16 e 17 anni costrette a subire molestie sessuali sul treno mentre tornavano a casa a Milano, il tutto in pieno giorno. E' il bilancio, ancora provvisorio, del raduno a suon di musica trap che si è tenuto il giorno della Festa della Repubblica sulle rive del lago di Garda, tra Peschiera e Gastelnuovo: convocato tramite TikTok, richiamando oltre duemila giovani. Le aggressioni sarebbero state innescate dalla sparizione di un portafoglio e i responsabili delle violenze sono adolescenti, molti dei quali minorenni, arrivati dal Veneto ma soprattutto dalle provincie della Lombardia e da Milano. I video che continuano a girare sul web sono inequivocabili: mostrano giovani salire sulle auto in sosta, devastare i plateatici, aggredire i passanti, innescare risse ad alto tasso alcolico in cui sarebbero comparse anche delle armi da taglio. La Polizia è stata costretta ad effettuare anche alcune cariche in tenuta antisommossa, per riportare l'ordine e disperdere i più violenti. E tra gli investigatori c'è il sospetto concreto che proprio alcuni dei partecipanti al raduno siano stati i responsabili delle molestie sessuali subite da sei amiche di 16 e 17 anni, quattro di Milano e due a Pavia, che proprio il 2 giugno erano a bordo del treno regionale 2640 che da Peschiera del Garda (Verona) nel tardo pomeriggio doveva portarle a Milano dopo aver trascorso una giornata a Gardaland. In stazione c'erano centinaia di ragazzi che correvano e urlavano. Poi una volta sul treno sono arrivate le molestie. "Eravamo circondante -raccontano le ragazze- Il caldo era asfissiante, alcune di noi sono svenute. Mentre cercavamo un controllore avanzando a fatica lungo i vagoni" alcuni ragazzi "ridevano. Ci dicevano 'le donne bianche qui non salgono". Le ragazze hanno aggiunto che, mentre subivano le molestie, hanno chiamato i genitori e non le forze di polizia per paura di essere picchiate. "Abbiamo chiamato noi il 112 - sottolineano ora i genitori - ma nessuno è intervenuto". Un genitore delle ragazze ha raccontato l'incubo delle 16enni sulla pagina Instagram 'Milanobelladadio': "mia figlia era andata con le amiche a Gardaland e, salite sul treno per il rientro verso Milano, sono state accerchiate, palpeggiate, molestate da alcuni soggetti. Non riuscivano neanche a scendere dal treno...sono riuscite a Desenzano del Garda, sotto choc, in lacrime. Mi chiedo - conclude - ma come è possibile che ancora avvengano fatti del genere?". Che le violenze siano opera di ragazzi che erano al raduno, per il sindaco di Castelnuovo del Garda, Giovanni Dal Cero, è una certezza. "Gli autori delle aggressioni facevano parte molto probabilmente, anzi sicuramente dei ragazzi protagonisti della maxi rissa". Il primo cittadino ricostruisce cosa potrebbe essere accaduto: "l'altro ieri a Gardaland c'era il pienone. Le ragazze sicuramente al rientro hanno preso la navetta che dal parco di divertimento porta in stazione. Sul loro stesso treno sono salite alcune decine di ragazzi, ubriachi e fuori controllo, che avevano preso parte alla rissa". Oggi le due località gardesane sono presidiate dalle forze dell'ordine, dopo l'ipotesi ventilata sui social che alcuni dei più scalmanati volessero bissare il raid. Per tutto il fine settimana, poi, è scattata l'ordinanza sindacale che vieta di portare in spiaggia alcolici, bottiglie di vetro e anche casse per ascoltare la musica. E non è la prima volta, denuncia il sindaco di Peschiera, Orietta Gaiulli, che le località veronesi del Garda si trovano a fare i conti con eventi di ragazzi promossi in rete che finiscono regolarmente in rissa. "Il primo anno erano 200, quello dopo 500 - elenca sconsolata - ora siamo a duemila". Una situazione, ripete, che potrebbe accadere ancora.

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